martedì 25 settembre 2012

Trovata la tomba di Alessandro di Macedonia, il "Molosso"


La tomba n.33 scoperta nel 1982 sulla collina di San Salvatore di Timmari, vicino a Matera, corrisponderebbe a quella del grande Alessandro il Macedone, il guerriero dalle proporzioni gigantesche che venne a combattere in Italia 2400 anni fa. E' probabilmente la localita' archeologica del colle di Timmari, a pochi chilometri da Matera, il luogo dove si trova la tomba di Alessandro di Macedonia detto "Il Molosso", che venne in Italia nel 335 avanti Cristo, per soccorrere le città magno-greche a di Taranto ma venne in conflitto con i Lucani, i Bruzi, gli Iapigi e i Sanniti nel tentativo di creare una regione-Stato unitaria nel sud della penisola italiana.

Calabria: àncora romana ritrovata a largo di Formicoli di Ricadi


Un’ancora romana e’ stata ritrovata nello specchio d’acqua al largo della localita’ Formicoli di Ricadi. Il reperto archeologico sara’ recuperato domattina dalla guardia di Finanza di Vibo Valentia. L’ancora si trova ad una profondita’ di circa 19 metri. A individuarla sono stati gli uomini del Cisom e del Tirrenian Divine Center che stavano effettuando esercitazioni congiunte per l’addestramento alla cooperazione subacquea. Del ritrovamento sono state avvisate la Sovrintendenza delle Belle Arti di Reggio Calabria, e la Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Calabria.


giovedì 20 settembre 2012

Svelato l'ultimo segreto del faraone-bambino?

Svelato l'ultimo segreto del faraone-bambino?
Sarebbe un'anomalia genetica la causa della morte di Tutankhamon. Ma anche l'origine del monoteismo

di Sabrina Pieragostini


L'ultimo mistero di Tutankhamon, il faraone-bambino morto in giovanissima età, potrebbe essere stato risolto. Un medico con la passione per l'archeologia è convinto di sapere cosa abbia stroncato il monarca della XVIII Dinastia e nello stesso tempo la sua diagnosi sarebbe in grado di spiegare l'origine della "eresia" monoteistica che per alcuni anni spazzò via le divinità dell'Antico Egitto. Fin dal momento in cui, nel 1922, venne scoperta la sua tomba intatta, con un corredo funerario ricchissimo (il tesoro è tuttora esposto nel Museo del Cairo), le cause della sua morte precoce sono state al centro del dibattito. Ogni studioso ha detto la sua: tra le varie teorie, oltre a quella prediletta del delitto, si è sospettato il decorso infausto di una malattia (lebbra, tubercolosi, malaria o magari anemia falciforme), il morso di un serpente velenoso o le conseguenze di una caduta da un carro.Neppure la scansione con la Tac effettuata nel 2005 sulla mummia ha sciolto il dubbio. La risposta all'interrogativo sembra ora nelle mani di Hutan Ashrafian, un chirurgo dell'Imperial College di Londra.

Orvieto: scoperte piramidi etrusche

Anche gli etruschi costruivano piramidi?

Strutture piramidali scavate nel tufo sono state scoperte in una cantina di Orvieto da un team di archeologi americani e italiani. Potrebbe trattarsi di strutture religiose o di una tomba. David George di Saint Anselm, un college del New Hampshire, e Claudio Bizzarri del Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano hanno identificato nella cantina una serie di scale antiche scavate nella parete «certamente di costruzione etrusca», ha detto l'americano a Discovery News. Le pareti della cantina erano a forma piramidale e sotto il locale una serie di gallerie, anche queste di epoca etrusca, hanno lasciato pensare a strutture sottostanti ancora inesplorate.

mercoledì 19 settembre 2012

Novità in libreria: Archeologia marittima del Mediterraneo


Sarà in vendita, da domani 20 settembre, il nuovo manuale di archeosub di Carlo Beltrame "Archeolologia marittima del Mediterraneo. Navi, merci e porti dall'antichità all'età moderna" (Carocci editore, 256 pagine, 24 euro).

L'autore, già noto alla comunità degli archeologi e al pubblico per l'ormai  classico 'Vita di bordo in età Romana' (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2002) e per il recente 'Ships and Guns. The sea ordnance in Venice and in Europe between the 15th and the 17th century' (curato insieme a G. Ridella per Oxbow Books, Oxford), oltre che per una sessantina di articoli scientifici e per le numerose missioni su relitti e siti sommersi in Italia e all'estero, approfitta della propria esperienza di docente presso l'Università Ca' Foscari di Venezia per offrire un nuovo manuale che (riportiamo dal sito dell'editore) 'introduce ai principali orientamenti della ricerca nel campo dell'archeologia marittima (intesa come studio della nave e degli impianti costieri) del Mediterraneo, senza limiti cronologici'; nel volume si affrontano 'l'evoluzione tecnologica della costruzione navale [...], le tipologie di imbarcazioni, delle merci trasportate e delle attrezzature nautiche, senza trascurare l'aspetto militare e della vita di bordo', così come 'le infrastrutture marittime, costituite principalmente dai porti e dagli arsenali di ogni epoca, ma anche dai cantieri, dagli impianti per l'allevamento del pesce e dai luoghi di cava antichi'.

Un nuovo strumento a disposizione dei tanti lettori, studenti, studiosi, appassionati, che desiderano approfondire le complesse e affascinanti tematiche dell'archeologia marittima e della storia della navigazione.

martedì 18 settembre 2012

Bagnolo: scavi per la tangenziale, raffiorano resti romani dal sottosuolo

Antiche tombe romane serbate dal sottosuolo di Bagnolo. Sono, infatti, riaffiorati di recente alcuni reperti archeologici nella zona in cui stanno procedendo gli scavi per la realizzazione della Tangenziale Est, nel tratto che va da via Mattei all'autostrada A14. Il punto di ritrovamento è proprio a pochi metri di distanza da dove è stata ritrovata la bomba d'aereo inesplosa della Seconda Guerra Mondiale, fatta brillare domenica scorsa.

Scoperta un'anfora dei Filistei con iscrizione in Sardegna

anfora-filistei.jpgE' una scoperta che questa volta fa riscrivere davvero la storia antica della Sardegna. E' successo alla falde del Gennargentu, per la precisione nel grande santuario nuragico di S'arcu 'e is Forros, in comune di Villagrande Strisaili (provincia di Nuoro), un vero e proprio centro cerimoniale, attrezzato per gestire il flusso di folle di pellegrini che arrivavano da ogni parte dell'isola, organizzato sotto una efficiente gerarchica in testa alla quale erano dei principi-sacerdoti.

Scoperto grande mosaico romano in Turchia

Archeologia: scoperto grande mosaico romano in TurchiaScoperto un grande mosaico romano in Turchia meridionale. La scoperta e' stata effettuata ad Antiochia ad Cragum da un team di archeologi dell'Universita'di Nebraska-Lincoln. Si tratta di un mosaico raffinato di 148 metri quadrati. Il ritrovamento costituisce il piu' grande mosaico del genere nella regione. L'opera dimostra la sorprendente influenza culturale dell'Impero Romano nell'area durante il terzo e il quarto secolo dopo Cristo. "Siamo sorpresi di aver trovato un mosaico di tali dimensioni in questa regione", ha spiegato Michael Hoff, direttore degli scavi. "Il ritrovamento ci obblighera' a rivedere le idee in merito a cosa accadeva in questa zona durante l'antichita' e l'Impero Romano. Probabilmente si trattava di un'area molto piu' romanizzata di quanto si pensi", ha aggiunto. Il mosaico porta decorazioni ampie e di diversi colori e disegni geometrici ed e' parte di un bagno.


Fonte: AGI

sabato 15 settembre 2012

File:Tomba Francois - Liberazione di Celio Vibenna.jpg

Affresco dalla Tomba François di Vulci raffigurante la liberazione da parte di Celio Vibenna di Mastarna, poi re di Roma col nome di Servio Tullio.

Archeologia: scoperto basamento ponte romano sull'Isonzo

Saranno visibili solo fino alla prossima piena del fiume i grandi blocchi lapidei del basamento di uno dei piloni del ponte romano sull'Isonzo, all'altezza della chiesetta della Mainizza, portati alla luce nei giorni scorsi dalle indagini archeologiche svolte sotto la direzione scientifica di Angelina De Laurenzi, funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Fvg. La scoperta permette di definire le imponenti dimensioni della base: 9 metri di lunghezza per 4,5 di larghezza.


Fonte: http://www.unita.it

Le acque di Termoli continuano a restituire tesori

La zona dell'Aspro, a Termoli, continua a restituire tesori. Dopo il ritrovamento di un'ancora appartenente presumibilmente ad un galeone del 1700-1800 avvenuto lo scorso martedì 11 settembre (leggi articolo), è stata la volta, il giorno seguente, dell'avvistamento di un altro ceppo di ancora romana (leggi articolo). L'area in questione continua a far pensare alla presenza di un antico approdo. Potrebbe trattarsi dell'antico porto frentano di Buca? Solo il tempo ci darà delle risposte certe.


Staremo a vedere.


Intanto ripresentiamo il video del recupero del ceppo di ancora romana avvenuto lo scorso maggio 2011 ad opera del Nucleo Subacquei dei Carabinieri di Bari in collaborazione con il Nucleo di Protezione Civile "Insieme nel blu" di Pescara, nell'ambito del Progetto Atlantide, ideato e progettato dalla prof.ssa Rosalia Laura Ruggiero.


[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=W-R1Kdt50rU[/youtube]

venerdì 7 settembre 2012

Archeologia: a Savona scoperta una villa romana

(Adnkronos) - Una villa romana con pavimentazione in mosaico e' stata scoperta a Savona nel quartiere di Legino. Lo annuncia il Comune di Savona, spiegando che sono numerosi i reperti rinvenuti sul luogo del ritrovamento: ceramiche, monete, fibule.

Domani, alle 11.30, sopralluogo sul posto. Davanti all'ingresso del Campus universitario di Legino, interverranno Bruno Massabo' e Francesca Bulgarelli della Soprintendenza Archeologica della Liguria, il vicesindaco Livio Di Tullio, la dirigente Marta Sperati. Coordinera' Ferdinando Molteni (staff del sindaco).

mercoledì 5 settembre 2012

Archeologia: Ravenna, rinvenuto pozzo di epoca romana

Nuovo rinvenimento archeologico nel centro città. Durante l’intervento che Hera sta effettuando in Viale Farini, relativo al rifacimento e potenziamento della rete gas a servizio del centro storico, è sono infatti emersi reperti risalenti a diverse epoche del passato.
A seguito dei rinvenimenti, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna ha richiesto un controllo archeologico che è stato eseguito da Phoenix Archeologia s.r.l., lungo tutto il Viale Farini.


Le indagini hanno messo in luce la presenza di un pozzo costituito in laterizi puteali integri probabilmente di età romana (cm 32x14x6,5), presumibilmente riutilizzati in epoche successive. La struttura ha un diametro esterno di circa 1,24 m e uno interno di circa 0,96 m, e si trova a una quota di circa 30 cm sotto il piano di calpestio. Hera ha eseguito una deviazione della conduttura del gas, rispetto al progetto originario, che ha permesso di lasciare agibile l’imboccatura del pozzo per consentire le indagini archeologiche.

Archeologia: Siena, scoperti in un pozzo semi d'uva di epoca romana

La recente scoperta di semi d'uva di 2000 anni fa in un pozzo a Cetamura, nella proprieta' di Badia a Coltibuono (Gaiole in Chianti), potrebbe portare alla conoscenza di nuove scoperte che riguardano la viticultura e la storia del paesaggio nel cuore della Toscana. Lo sostengono la professoressa Nancy de Grummond, archeologa della Florida State University, direttrice degli scavi archeologici, e la famiglia Stucchi Prinetti, proprietari di Badia a Coltibuono.


Gli scavi, condotti sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, arrivando ai livelli di epoca romana del pozzo (30 metri di profondita'), hanno portato al recupero di decine di semi di uva, assieme a numerosi esempi di vita vegetale e animale databili intorno al I secolo d.C. L'acqua presente nel pozzo ha favorito l'eccellente conservazione di ogni sorta di materiale organico permettendo quindi ogni tipo di analisi, fatto non usuale in scavi e siti di superficie.

lunedì 3 settembre 2012

L'Aquila: il tesoro archeologico di Amiternum, la grande città nascosta tutta da scoprire

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di Sara Ciambotti


L'AQUILA - Una città archeologica. È questo il tesoro che custodisce il sottosuolo dell'Aquila ma che purtroppo, un po' per mancanza di fondi, un po' per la difficoltà dei lavori, continua a rimanere nascosta e non si sa quando e chi potrà finalmente portarla alla luce.


Il professor Micheal Heinzelmann, docente e ricercatore dell'Università di Colonia (Germania), insieme alla sua squadra di studenti, è arrivato all'Aquila il 23 luglio e sta coordinando i lavori per far emergere il patrimonio storico celato sotto i nostri piedi.

Archeologia: Turchia, ritrovate tre tavolette ittite nel sito di Yozgat

Tre tavolette cuneiformi frammentarie ittite del XIII sec. a.C. sono il risultato più importante ottenuto quest’anno dalla missione archeologica svolta dall’Universita’ di Firenze in collaborazione con il Museo di Yozgat sul sito di Usaklı Hoyuk (Yozgat) in Turchia. Più di venti archeologi, studenti, specializzandi e dottorandi delle università di Firenze, Pisa e Siena, guidati da Stefania Mazzoni, docente di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico presso l’ateneo fiorentino, hanno applicato una nuova tecnica di raschiatura (scraping) sui pendii dell’acropoli e hanno portato alla luce resti delle strutture in crudo dei grandi palazzi evidenziati dall’indagine geomagnetica e un ricco corpo di materiali ittiti e frigi.

sabato 1 settembre 2012

Partono a Torre Santa Sabina i nuovi scavi archeologici lungo il litorale

di Daniele Martini


TORRE SANTA SABINA (BR). Un evento molto importante si terrà, in questo mese di settembre, lungo il litorale di Torre Santa Sabina nella marina di Carovigno: dal 2 al 16 settembre 2012 si svolgerà infatti la quinta campagna di prospezioni e scavi subacquei nella baia che ha restituito importanti testimonianze archeologiche databili dall’età protostorica all’età altomedievale. All’opera ancora una volta l’unità operativa subacquea diretta da Rita Auriemma, docente di Archeologia subacquea all’Università del Salento, con l’ausilio della Federazione Archeologi Subacquei.

Per quanto riguarda questa campagna, si inserisce nel contesto di studi sviluppati negli anni passati di concerto con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e il Comune di Carovigno, e miranti a delineare un quadro cronologico delle frequentazioni dell’antico approdo.

Le anfore del relitto di Cala Reale in bella vista per altre due settimane

 (foto: Ufficio stampa Comune di Porto Torres)PORTO TORRES. Nei prossimi quindici giorni sarà ancora possibile ammirare il carico del relitto affondato attorno al IV e V secolo a Cala Reale, nelle acque dell’Asinara. Il Comune di Porto Torres, la Soprintendenza ai Beni archeologici per le Province di Sassari e Nuoro e il Parco Nazionale dell’Asinara hanno deciso di prorogare il servizio di visite guidate.


«Si tratta di un sito di una bellezza unica, reso tale dall’imponenza del carico di anfore e dall’originalità della visita subacquea grazie al diving center autorizzato. Durante il mese di agosto il sito è stato visitato da tantissime persone. Viste le numerose richieste ricevute – sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa – si è deciso di offrire la possibilità di accedere allo specchio di mare in cui è conservato il carico di anfore, per altri quindici giorni, sia a chi ancora non ha potuto visitarlo, sia a chi vuole provare nuovamente questa fantastica esperienza di archeologia subacquea».