lunedì 24 dicembre 2012

I siti del Parco Nazionale del Circeo in 3D

Ricostruzioni in 3D dei siti archeologici del Parco nazionale del Circeo: la Villa di Domiziano, la Villa dei Quattro Venti e l'Area archeologica del Porto Canale di Paola a seguito di nuove ricerche condotte dalla Sapienza di Roma, in un patto di intesa siglato tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, il Corpo Forestale dello Stato ed il Parco Nazionale del Circeo. Le ricerche sono state effettuate con il duplice obiettivo di valorizzare e divulgare l'approfondimento scientifico su siti di primaria importanza nell'ambito del patrimonio archeologico del territorio.
 Le attività condotte hanno avuto un forte carattere sperimentale, non solo per le tecniche e le metodologie impegnate, ma anche per l'ambizioso obiettivo di conoscenza prefissato: il superamento delle conclusioni proposte nel 1928 con la 'Forma Italia è dell'archeologo Giuseppe Lugli. Riconsiderare un contesto archeologico enorme come quello del Circeo ha richiesto anni di riordino delle vecchie informazioni e la costruzione di nuovi contributi originali sui vari siti. Per la ricerca si e' partiti da i tre siti del Parco del Circeo, di valenza cruciale: la Villa di Domiziano, la Villa dei Quattro Venti e l'Area archeologica del Porto Canale di Paola.

lunedì 10 dicembre 2012

Rivivono due antiche navi affondate dalle tempeste

Una di età imperiale romana trasportava anfore e marmi; l’altra bizantina del VI-VII secolo d. C.

L'attività subacquea della missione italiana (Un. La Sapienza)Furono vittime di antiche tempeste le due navi individuate sui fondali di fronte a Elaiussa, in Turchia, dagli archeologi dell’Università La Sapienza. Una, risalente all'età imperiale romana (II secolo dopo Cristo), trasportava anfore e marmi destinati forse ai palazzi della città allora in costruzione; l’altra, bizantina (VI-VII secolo d. C.), seguiva probabilmente rotte di cabotaggio: è quanto testimoniano i materiali locali e di provenienza mista (da Egeo, Palestina e Africa) che costituiscono oggi, sotto il livello del mare, un prezioso giacimento archeologico.

Napoli oltre le mura: l'area Vergini-Sanità dalla necropoli al borgo. Incontro di studi e proposte



lunedì 3 dicembre 2012

Missione italiana scopre teste leone tolemaiche


Due teste di leone risalenti all'epoca tolemaica sono state scoperte dalla missione dell'Università del Salento nella regione del Fayoum, grande oasi a sud del Cairo. Lo riferisce il ministro delle antichità egiziano, Mohamed Ibrahim, spiegando che le due teste, risalenti al periodo che va dal 305 avanti cristo fino all'arrivo dei romani, servivano per decorare le grondaie per lo scolo dell'acqua di un tempio. ''Si tratta della prima svolta che vengono scoperte statue di leone per questo genere di uso'', ha osservato il Ministro, mentre il capo missione Mario Capasso ha spiegato che lo stato di conservazione dei due reperti è buono, aggiungendo che le due teste sono lunghe un metro e 60 centimetri, per 90 centimetri di larghezza e 80 di altezza.



Fonte: ANSAmed

Foto tratta dal sito http://www.grr.rai.it

Caccia alle Palafitte dell'età del bronzo nella Piana Reatina


Gli archeologici cercano le tracce di un insediamento dell'età del bronzo, del 1400 a.C. che dovrebbe trovarsi nel territorio del comune di Colli sul Velino.

Al via la mappatura dei beni archeologici della Piana reatina. La prima della storia, e con un focus ambizioso nel territorio del Comune di Colli sul Velino: verificare se, come risulta da documenti e dati, esista un sito di palafitte risalente all'eta' del bronzo, al 1300-1400 a.C. Il progetto di ricerca - frutto della collaborazione fra i Comuni di Colli sul Velino, Labro, Rivodutri, oltre che della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, del Corpo Forestale dello stato, e degli esperti della Sopraintendenza dei Beni archeologici del Lazio e dell'Università La Sapienza di Roma - e' stato presentato oggi a Colli sul Velino in un incontro di studio. I lavori, e gli scavi conseguenti, partiranno a breve e dureranno 5-6 mesi; in primavera sono attesi i primi risultati. L'intero progetto, che vede coinvolti una quindicina di ricercatori archeologi, ha un costo di circa 10 mila euro. "L'obiettivo della ricerca - ha spiegato il coordinatore dell'equipe di ricerca, Carlo Virili - è il recupero delle evidenze archeologiche dalla zona. E' la prima mappatura che si mette a punto qui ed ha quindi una finalità di ricerca scientifica, perché sappiamo che l'area ha grandi potenzialità''. Ma, proprio sulla base dei dati in possesso degli esperti, il progetto si concentra su un focus in località Paduli a Colli sul Velino, paese a meno di venti chilometri da Rieti. Ossia la ricerca di un sito protostorico dell'eta' del bronzo, in particolare di palafitte, che con "molta probabilità esiste" e che riveste particolare rilievo nell'Italia centrale appenninica. Virili ha sottolineato che il progetto e' anche l'indicatore di un "risveglio della politica che sceglie di investire nei beni culturali".
"Ci siamo appassionati a questa iniziativa ed abbiamo aderito convinti - ha commentato il sindaco di Colli sul Velino, Alberto Micanti - perché in un momento cosi' difficile per i cittadini e per i sindaci, è significativo inseguire e riscoprire le vestigia del nostro territorio, di chi l'ha vissuto. E' come ritrovare delle radici che ci permettono di vivere meglio e superare questo difficile momento".

FONTE: Mysterium

Corsi di introduzione all'archeologia subacquea



Egnazia: un secolo di scavi per 3000 anni di storia


Video pubblicato su Youtube in data 14/giu/2012 da 

Il 12 dicembre si celebreranno a Egnazia cento anni d’indagine archeologica. Cent’anni di restituzione al mondo di una città dal passato importante. Era il 1912 quando uno Stato Italiano ancora acerbo e non del tutto consapevole del proprio patrimonio (chi ci governava all’epoca non aveva ancora perfettamente chiare le proporzioni di tali ricchezze), chiese a Quintino Quagliati, direttore del Museo di Taranto, di avviare un’ispezione archeologica in una zona a ridosso del litorale nei pressi di Fasano. Lì, in quell’area abbandonata e spesso meta di greggi al pascolo, fuoriuscivano dal terreno pietre ben squadrate, frammenti di muri e trabeazioni che la memoria popolare – tramandando ricordi − rammentava esserci da sempre.

domenica 2 dicembre 2012

Recupero e trattamento conservativo dei legni del relitto di Marausa




Iniziati i lavori di recupero del relitto della nave oneraria romana (III -- IV sec. d.C.) di Marausa. Il relitto si trova a circa 2 metri di profondità e a 150 metri di distanza dalla costa. Individuato 12 anni fa dai subacquei locali Tony Di Bono e Dario D'Amico, dopo un primo intervento effettuato sempre dalla Soprintendenza del Mare nel 2009 che ha consentito di mettere in luce l'intero scafo e numerosi reperti, verrà interamente recuperato e inviato a Salerno per il trattamento conservativo effettuato dalla Ditta "Legni e segni della memoria". I lavori sono stati commissionati dalla Soprintendenza del Mare che è presente sul posto per l'alta sorveglianza.
Filmato caricato su Youtube da sopmare in data 20/set/2011

Sulle tracce degli Etruschi: i segreti della lavorazione degli ori



Filmato tratto dalla trasmissione televisiva: "Ulisse, il piacere della scoperta - Sulle tracce degli Etruschi" di Piero ed Alberto Angela (RAI 3) . L'artista Akelo - Andrea Cagnetti spiega i segreti della lavorazione degli ori etruschi e della granulazione. http://www.akelo.it

Pubblicato su Youtube in data 01/dic/2012 da akeloIT

Shert Nebti: la tomba della principessa


Pubblicato in data 14/nov/2012 da euronewsit
http://it.euronews.com/ Risale a 4500 anni fa, la tomba scoperta in Egitto da un team di archeologi della repubblica ceca. Si tratterebbe secondo gli esperti della tomba di una principessa, Shert Nebti, presentata dalle iscrizioni come la figlia di re Men Salbo. Nello stesso complesso, che si ritiene possa contenere anche altre tombe, sono stati rinvenuti anche i sarcofagi di quattro ufficiali.

Il tesoro della fregata "Nuestra Señora de las Mercedes" in restauro al Museo di Archeologia Subacquea di Cartagena

Il tesoro della fregata spagnola "Nuestra Señora de las Mercedes", affondata il 5 ottobre 1804 nella Batalla del Cabo de Santa María, sarà affidato per il restauro al Museo di Archeologia Subacquea di Cartagena (ARQUA). Lo ha deciso il Ministero dell'istruzione e della Cultura spagnola.

Sapori d'autunno. L'olio extravergine di oliva protagonista in Maremma.


Olio & SaluteOggi, domenica 2 dicembre 2012, alle ore 10,  il  Frantoio Terre dell’Etruria di Donoratico (Livorno) ospiterà un talk show sulla valorizzazione dell'olio extravergine di oliva toscano. L'evento rientra nell’ambito della manifestazione SAPORI D’AUTUNNO. Al talk show parteciperanno Alberto Grimelli, Coordinatore editoriale di Teatro Naturale, la dott.ssa Cinzia Chiarion (direttrice di www.olioesalute.it), Luciano Scarselli (Presidente ASCOE e Capo Panel), Stefano Polacchi (Curatore della guida Oli d'Italia del Gambero Rosso), Rossano Pazzagli (Storico del Turismo e dell'Agricoltura nell'Università del Molise) e Massimo Carlotti (Responsabile qualità Terre dell'Etruria).



Per quanto mi riguarda – precisa la dr.ssa Chiarion – racconterò che per il "saper fare i medici" stanno facendo abbastanza per dimostrare che l’olio extravergine di oliva fa bene alla salute.
Per il "saper comunicare" penso che il team di Olio&Salute abbia fatto molto perché, per primi, abbiamo spiegato al grande pubblico, attraverso internet, le qualità benefiche dell’olio extravergine di oliva sulla salute umana ed animale. 

Per maggiori info:
www.teatronaturale.it, www.terretruria.it e www.olioesalute.it.

sabato 1 dicembre 2012

L'opera al Nero: personale di Pasquale Nero Galante

Sarà inaugura oggi, sabato primo dicembre, alle ore 18.30 presso la sede di "Officina Solare", in Via Marconi, 2 a Termoli la personale di Pasquale Nero Galante dal titolo "L'opera al Nero". La mostra resterà aperta fino al 13 dicembre 2012. Si tratta della Terza mostra personale, in questo 2012, per Pasquale Nero Galante. Per la prima volta in Italia, la mostra ripercorrerà la vasta produzione dell'artista, dalla prima esposizione all’Accademia di Ungheria a Roma nel 1993 fino alle ultime sue personali a Roma, Istanbul ed Arezzo. 

Rinvenute navi romane nelle acque della Turchia


(Adnkronos) - Dai fondali delle coste di Elaiussa Sebaste, nella provincia turca di Mersi, sono stati rinvenuti, da un team di archeologi della Sapienza di Roma, i relitti di due imbarcazioni romane con i loro carichi di anfore e marmi. Nei quindici giorni di campagna, un'equipe di cinque subacquei, diretta da Eugenia Equini Schneider, ha localizzato dei giacimenti sommersi da collegare ai due relitti di navi, l'una di età imperiale romana e l'altra risalente al VI-VII secolo d.C. Durante la missione sono stati individuati e documentati numerosi reperti, in particolare le indagini hanno portato all'identificazione di una zona di 200 X 25/38 metri circa, ricca di manufatti in terracotta, litici, lignei e metallici.