domenica 24 novembre 2013

Archeologia: riprendono i lavori del progetto "Atlantide 2013-2014"

Inizieranno martedì 26 novembre alle ore 9 nella sala convegni dell’Alberghiero i lavori del progetto di archeologia subacquea denominato “Atlantide 2013-2014 - Il porto frentano di Buca e le ancore romane dell’Aspro: archeologia, mito, storia e ambiente”, creato dalla professoressa Rosalia Laura Ruggiero, Presidente della Commissione “Atlantide” del Rotary Club di Termoli. Le lezioni teoriche e pratiche saranno svolte dai soci rotariani facenti parte della Commissione “Atlantide”, la professoressa Ruggiero, il Preside Antonio Mucciaccio (Vicepresidente della Commissione ), il docente Lino Bianconi, il dottor Emilio Prezioso; ad esse parteciperanno i membri dell’equipe “Atlantide” delle scorse edizioni del progetto, la dottoressa Lucia Checchia e il tecnico video-foto Maurizio Perrotta.

sabato 23 novembre 2013

Gli itineraria romani

Tabula Itineraria Peutingeriana. Fonte: BNF
In epoca romana vennero creati veri e propri “itinerari” sia in forma grafica che in forma testuale che  fungevano da “guide” con lo scopo di rendere note le caratteristiche del viaggio da intraprendere. Gi itinerari marittimi, in particolare, contenevano notizie utili alla navigazione con l’indicazione delle rotte e delle distanze oltre ad una descrizione delle coste e dei porti incontrati durante il tragitto. Con o senza carta nautica i marinai avevano bisogno di riconoscere un tratto di costa prima di avvicinarsi alla riva. Per i Romani il potere marittimo era innanzitutto una necessità. Tra gli itinerari a noi pervenuti si ricorda l’Itinerarium Antonini Augusti, un testo anonimo del III secolo. La parte marittima di tale Itinearium è nota come Itinerarium Maritimus e poi ancora la Tabula Peutingeriana[1], una copia del XII-XIII secolo di un’antica carta romana che mostrava le vie militari dell’Impero.
L.C. 



[1] Si tratta della più antica carta stradale del mondo pervenuta fino a noi. Fu disegnata intorno al IV secolo d.C. dai Romani i quali vi tracciarono i vasti confini dell'Impero anche per seguirne l'espansione militare. Nel Cinquecento fu riprodotta su un rotolo di pergamena che è attualmente conservato all’interno della Biblioteca Nazionale di Vienna. Cfr. F. PRONTERA, Tabula Peutingeriana. Le antiche vie del mondo, Firenze, Olsckhi, 2003; L. BOSIO, La tabula peutigeriana. Una descrizione del mondo antico, Maggioli Editore, Rimini 1983.

Carte nautiche e portolani

Carta Pisana. Fonte: BNF


Le prime carte nautiche[1], risalenti al XII secolo, furono utilizzate diffusamente fino al XVI secolo[2]. Realizzate su pergamena, di solito venivano accompagnate da una parte narrativa detta “portolano”[3] dove venivano riportate le notizie sugli approdi e sulle distanze. Sui portolani veniva segnalata altresì la presenza di secche o scogli e di tutto ciò che poteva rappresentare un ostacolo alla navigazione. Le coste marittime, raffigurate in maniera dettagliata sulle carte nautiche, mettevano in evidenza porti, approdi, baie, golfi e insenature[4]. Erano pensate per la navigazione a vista per cui non adatte alla navigazione astronomica.
La più antica carta nautica giunta sino ai giorni nostri è la Carta Pisana[5] . In essa il Mediterraneo risulta fitto di toponimi perpendicolari alla costa. In rosso venivano indicati i più importanti.
L.C.



[1]Per approfondimenti leggasi C. ASTENGO, La cartografia nautica mediterranea dei secoli XVI e XVII, Genova,  2000; UGGERI G. , Portolani romani e carte nautiche. Problemi e incognite. Porti, approdi e linee di rotta nel Mediterraneo antico (Studi di Filologia e Letteratura), 1998.
[2] L’antropologo Ingold definisce “esplorazione” i movimenti nello spazio marittimo senza l’uso di una carta nautica e “navigazione” gli spostamenti in mare utilizzando una carta nautica. Cfr. T. Ingold, To journey along a way of life: maps, wayfinding and navigation, in T. Ingold, The Perception of the Environment: Essay in Livelihood, Development and Skills, London, 2000, pp. 219-242.
[3] M. CASTELNUOVI, Il portolano: una fonte storica medievale trascurata. Rotte e porti del Mediterraneo dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Continuità e innovazioni tecnologiche e funzionali, ANSER, IV Seminario, Genova 18-19 giugno 2004.
[4] I porti e gli approdi rappresentavano i punti di partenza e di arrivo delle navi lungo percorsi di cabotaggio o traversate in alto mare.
[5] Anonima e non datata, la carta pisana fu così chiamata perché rinvenuta a Pisa ed attribuita a Raimondo Bacchisio.

martedì 29 ottobre 2013

Considerazioni di Storia ed Archeologia 2013. Il nuovo numero è online.

Per scaricare la rivista, cliccare QUI.

INDICE

Rosalba Antonini. ST Ps 6 recuperato. Al seguito evidenze e problematiche sul documento. La pertinenza linguistica

Francesca Murano. Il progetto samnium Digital Archive: un archivio digitale delle fonti epigrafiche del Sannio antico

Giuseppe Guadagno. Vasto: Trivuf priflics, presunti tribuni della plebe in area italica

Bruno Sardella. Frammento di dolium con graffito osco da Civitanova del Sannio (IS)

Antonio Salvatore. Una nuova proposta per l’ubicazione del tempio sannitico di Macchia Valfortore

Paola Rocco – Francesca D’Orazio. Nuovi bolli su ceramica a vernice nera da Isernia

Antonella Nibaldi. Due (?) nuovi bolli romani da Casalciprano

Gianfranco De Benedittis. Le anfore repubblicane della costa tra il Fortore e il Sangro

lunedì 14 ottobre 2013

Archeologia Industriale. Storie di luoghi, tracce di uomini

XXVII PREMIO FIBRENUS
ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE: STORIE DI LUOGHI, TRACCE DI UOMINI
12-27 Ottobre 2013 - Museo della Media Valle del Liri
Piazza Mayer Ross - Sora

ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE: STORIE DI LUOGHI, TRACCE DI UOMINI

Un convegno per approfondire la conoscenza di un tesoro prezioso che va riscoperto e valorizzato: il nostro patrimonio archeologico-industriale. Venerdì 18 ottobre, ore 16,30, terzo appuntamento all’interno del programma di eventi del XXVII Premio Fibrenus. Il convegno che si terrà il prossimo venerdì, alle ore 16,30 presso il salone del Museo della Media Valle del Liri di Sora, avrà come titolo e filo conduttore il tema del Premio Fibrenus, “Archeologia industriale: storie di luoghi, tracce di uomini”. L’evento, curato dalla direzione del Museo della Media Valle del Liri in collaborazione con lo studio ZO_loft architecture & design, è stato studiato per offrire interventi di grande spessore sul patrimonio archeologico-industriale del territorio. Mettendo a confronto passato e futuro, il convegno mira a ricostruire e rafforzare l’identità territoriale delle due città confinanti, Sora e Isola del Liri, e si rivolge a studiosi della materia e professionisti, ma anche a chi vive la quotidianità di questo importante territorio e vuole conoscere la storia dei luoghi che hanno fatto la storia.

sabato 24 agosto 2013

lunedì 5 agosto 2013

"Riscopriamo le nostri origini - un viaggio tra storia, cultura e tradizioni sangiacomesi"



Martedì 6 agosto alle ore 21,00 nella splendida location del Belvedere del Colle a S. Giacomo, l'Associazione "San Giacomo Unicamente" presenta "Riscopriamo le nostri origini - un viaggio tra storia, cultura e tradizioni sangiacomesi".

Programma: 

- "La Villa Romana" a cura della dott.ssa Ida La Fratta

- "Tra Mito, Storia e Leggenda, ti racconto S.Giacomo" a cura di Oscar De Lena dell'Archeoclub di Termoli

- Declamazione di poesie in vernacolo sangiacomese

- Esposizione di Attrezzi della società contadina ed abiti d'epoca

- Degustazione di prodotti tipici

martedì 30 luglio 2013

Ti presento Giulia. L'avvincente romanzo di Marta Tombolini ambientato alle Isole Tremiti.

L' e-book è su Amazon
Protagonista del romanzo Ti presento Giulia è Martina, una giovane laureata che per l’estate ha trovato lavoro come assistente turistica in un esclusivo resort sulle isole Tremiti. Teoricamente dovrebbe occuparsi solo delle escursioni, in pratica svolge anche il ruolo di animatrice, centralinista, addetta alla manutenzione. Tra una direttrice dispotica, clienti nevrotici e contrattempi vari, Martina rischia di non superare il periodo di prova. Come se non bastasse è piantata dal fidanzato. Insomma la sua autostima è ridotta proprio ai minimi termini. Il destino però ha in serbo delle sorprese per lei. Conosce Pietro, un archeologo che sta per fare un’importante scoperta. A partire da questo incontro Martina è coinvolta in una serie di avventure al termine delle quali trova la sua strada e il suo posto nel mondo. 
Divertente e ricco di suspense, Ti presento Giulia è un romanzo che saprà tenere avvinta fino all’ultima pagina ogni lettrice. 



Archeoclub d'Italia in difesa del Parco regionale Sirente-Velino

da Archeoclub d'Italia 

Archeoclub d'Italia esprime indignazione e rabbia nell'apprendere che martedì 30 luglio si rinnoverà, in Consiglio Regionale, l'ennesimo tentativo di ridurre la superficie del Parco regionale Sirente-Velino per sottrarre ad esso aree di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica. Chiediamo quindi che, dopo il primo grande taglio di 10.000 ettari operato all'epoca della giunta Falconio, il Consiglio Regionale respinga, così come opportunamente avvenuto negli ultimi anni, questa operazione ponendo fine, una volta per tutte, a queste cicliche manovre ispirate dalle lobbies di turno. Di ben altre attenzioni da parte della politica necessita il nostro 'unico parco regionale, sempre trascurato, talora boicottato e continuamente sottoposto ad invadenti pressioni di localismi locali e di piccoli interessi di bottega. Basti dire che non si è potuto ancora adottare quel fondamentale strumento di gestione che è il piano del parco. La politica, in questi anni, si è limitata soltanto a non farlo morire ma non ha fatto nulla per valorizzarlo. Eppure il "Sirente Velino" dispone di caratteristiche che gli sono assolutamente particolari, in quanto aggiungono alla natura ed all'ambiente una plus-valenza di beni storici ed artistici. che ben poche altre aree protette possono vantare. Occorre, però, un progetto completo di valorizzazione intelligente che coniughi lo sviluppo con la tutela e che coinvolga le più illuminate forze culturali ed economiche, liberandolo, anche con nuove norme, dall'ipoteca di visioni miopi, provinciali e di cortile che ne hanno sempre impedito il decollo. Nell'esprimere al presidente Angelosante la nostra solidarietà nell'azione di difesa che sta conducendo, chiediamo non solo ad ogni gruppo consiliare, ma anche ad ogni singolo consigliere regionale di assumersi precise e personali responsabilità al momento del voto. In caso di risultato sciaguratamente negativo la nostra battaglia non si fermerà denunciando all'opinione pubblica i responsabili e le forze politiche di appartenenza.


mercoledì 3 luglio 2013

Caligola. La trasgressione al potere



La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dopo oltre un anno di lavori, vuole ricordare con una mostra, che si aprirà il giorno 5 luglio alle ore 18,00, la ricorrenza dei 2000 anni dalla nascita di Caio Cesare Germanico (12-41 d.C.), il terzo imperatore di Roma, passato alla storia con il soprannome di Caligola.
La mostra vuole gettare una nuova luce sul personaggio e raccontarne la storia sottolineandone le origini, alla base dei successivi sviluppi della sua vicenda, le caratteristiche, che lo distaccano fortemente dagli altri membri della sua dinastia, e l’influsso della sua figura nella cultura moderna e contemporanea: il tema dominante dell’ evento sarà “Caligola, la trasgressione al potere”.
In occasione dell’inaugurazione della Mostra si prevede la rappresentazione di uno spettacolo teatrale su Caligola: non una riedizione dell’omonimo dramma di Camus, ma una nuova opera che coinvolgerà anche il pubblico in un “Processo all’imperatore”. Parteciperà a questo evento la Fondazione Sperimentale di Cinematografia che metterà in scena lo spettacolo. 


Per maggiori dettagli:

CALIGOLA. LA TRASGRESSIONE AL POTERE

domenica 30 giugno 2013

Archeologia: scoperto un mare di ancore nei fondali dell'isola di Pantelleria


Immagine articolo - Il sito d'Italia
Fonte: http://www.ilsitodipalermo.it
Eccezionale scoperta archeologica nei fondali dell'isola di Pantelleria (Trapani) che testimoniamo, secondo gli esperti, la guerra tra Roma e Cartagine per la supremazia del Mediterraneo. Trenta ancore di piombo, quattro anfore e quattro lingotti anch’essi di piombo di diverse dimensioni e tipologia sono stati rinvenuti e documentati a 60 metri di profondità in prossimità di Cala Tramontana e di Cala Levante (nella foto un ceppo di ancora). Lo scavo è stato condotto in collaborazione con il 3° Nucleo Sommozzatori della Capitaneria di Porto di Messina. Alle attività di indagine hanno partecipato oltre una ventina di specialisti, provenienti da diverse Università Italiane, che si sono occupati dello studio e dell’analisi dei diversi contesti individuati. I reperti individuati durante lo scavo e durante le esplorazioni sono stati allestiti in un itinerario sommerso a Cala Tramontana. Lungo il percorso sono stati applicati dei cartellini esplicativi in grado di fornire ai subacquei che visiteranno il sito archeologico la possibilità di identificare e riconoscere i reperti stessi. La disposizione delle ancore, la tipologia del giacimento archeologico e le analogie con altri contesti simili - come ad esempio il sito di Capo Grosso a Levanzo, luogo in cui si consumò la battaglia delle Egadi nel 241 a.C. - lasciano ipotizzare il fatto che ci si trovi di fronte ai resti di un ormeggio di emergenza da parte di una flottiglia di navi puniche, probabilmente in occasione di una delle battaglie navali con le quali i Romani, per ben due volte durante il corso del III secolo a.C., presero il controllo dell’isola di Pantelleria. Questa scoperta è stata resa possibile grazie alla mappatura dei fondali delle due baie da 8 a 100 metri di profondità realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma e del Cnr. Il progetto di recupero e valorizzazione è iniziato nel 2011 quando furono scoperte 3500 monete puniche ad opera del Consorzio Pantelleria Ricerche (Università degli Studi di Sassari, Ares archeologia, Diving Cala Levante), dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e realizzato grazie al finanziamento di Arcus Spa. Questa seconda parte del progetto di ricerca ha preso il via il 15 maggio e terminerà a metà luglio e sono state condotte da un team di altofondalisti composto da 10 professionisti tra cui 2 archeologi, 2 fotografi, 4 operatori tecnici e 2 assistenti di superficie. Il progetto di ricerca ha riguardato anche l’indagine stratigrafica subacquea del carico di un relitto situato a 20 metri di profondità nei fondali di Cala Tramontana, i cui resti sono costituiti prevalentemente da anfore da trasporto di produzione cartaginese. Anche in questo caso i reperti sono databili al III secolo a.C.
Fonte: http://www.ilsitodipalermo.it

giovedì 13 giugno 2013

NEAPOLIS: GRAECA URBS - LA MURAZIONE, GLI SCAVI, LA NECROPOLI

SABATO 15 GIUGNO ORE 10,00

Un intrigante percorso che parte dalle poderose Mura Greche, di piazza Cavour, tocca la Mostra degli Scavi della Metro (uno straordinario allestimento illustra i ritrovamenti pertinenti un’inedita pagina dell’archeologia partenopea) e si conclude nella sede di Celanapoli dove si comprenderà la realtà della NECROPOLI ELLENISTICA DI NEAPOLIS traccia significativa dell’identità greca. L’eccezionale complesso archeologico, testimonia la raffinatezza delle architetture rupestri delle tombe a camera, segno distintivo delle famiglie aristocratiche di età ellenistica. 

La visita, preceduta da una proiezione video, illustra l’articolata stratificazione che caratterizza l’area. Successivamente i visitatori, introdotti all'Ipogeo dei Togati (databile tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C.), potranno ammirare, intagliato nel masso tufaceo, un autentico unicum: l'altorilievo raffigurante una scena di commiato funebre. 

Itinerario circa 2 ore.
Info: www.celanapoli.it - celanapoli@libero.it 347 5597231
Indispensabile prenotazione
Contributo associativo 5 €

martedì 11 giugno 2013

Ulisse - La battaglia di Canne





SETTIMO SENSO Il festival cinematografico all'AURUM. EDIZIONE 2013.



"Per raggiungere una dimensione extrasensoriale capace di tradurre in cinema il senso di meraviglia".

Terza edizione , Aurum, Piazzale Michelucci

25 Luglio 2013

Il Festival di cortometraggi Settimo Senso è un concorso con selezione e premiazione di corti cinematografici ideato e diretto da Arianna Di Tomasso. La terza edizione avrà, come la precedente, come location d’eccezione la splendida struttura dell’Aurum di Pescara, la Fabbrica delle idee, importante ed esclusivo polo culturale. La manifestazione è stata inserita nella programmazione ufficiale di d’Annunzio 150.
Quest’anno Pescara, città che ha dato i natali al Vate, è stata insignita, dalla Presidenza della Repubblica, del ruolo di unico Comitato Nazionale per il 150° dalla nascita di Gabriele d’Annunzio, e avrà l’imprimatur su tutti gli eventi in ambito nazionale ed internazionale che si svolgeranno nel 2013 in relazione a questa celebrazione.
Prenderanno parte al progetto personaggi del mondo dell’arte e della cultura di grande spessore culturale.
ALCUNE NOVITA’ di questa edizione:

- PREMIO SETTIMO SENSO ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE E FEMMINILE
- PREMIO “F” PRODUZIONE AUDIOVISIVI ALLA MIGLIORE PRODUZIONE DELLA CATEGORIA AUTORI
- PREMIO YANG MEDIA E COMUNICATION DELLA CRITICA
- PREMIO GENIO TV

Dall’ esperienza di Settimo Senso è nato un progetto molto importante:
- ACCADEMIA NAZIONALE DI CINEMATOGRAFIA (Corso di teorie e tecniche dell’audiovisivo: dall’ideazione alla realizzazione finale).

​Questa iniziativa che viene proposta intende contribuire al processo di integrazione tra i giovani, incoraggiare un approccio ad un settore considerato di nicchia, stimolare la condivisione e l’interazione tra gli studenti, alimentare l’interesse, la conoscenza consapevole e la percezione di una dimensione nuova nella sua complessità e nelle sue opportunità.
L’intento che ci si prefigge e quello di far risuonare nello scenario internazionale il dinamismo e l’effervescenza della cinematografia all’insegna della relazione e dell’apertura al nuovo e all’altro dando sempre maggiore visibilità al settore dei corti cinematografici.​

Sito ufficiale:

Diventa anche tu Detective della Storia con l'Archeoclub di Pescara



Il collirio di Plinio in mostra a Firenze


martedì 21 maggio 2013

Grande successo per la prima edizione della "Notte dei Musei" a Larino

In una calda serata primaverile, con le strade illuminate da archi con migliaia di luci per la prossima festa di S.Pardo, si è svolta a Larino "La Notte dei Musei". L'evento, promosso dall'Associazione dell'Archeoclub di Termoli, su iniziativa del MiBAC (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) e organizzata del Comune di Larino, ha visto tantissima gente visitare, fino a mezzanotte, Il Palazzo Ducale con il suo Museo Civico, arricchito per l'occasione con una nuova sezione dedicata alla Numismatica, l'Episcopio, il Museo Diocesano e la bellissima Cattedrale di San Pardo. L'evento ha avuto inizio nella stupenda "Sala Freda" del Municipio con una conferenza alla quale sono intervenuti: l'Assessore alla Cultura Massimo Starita che ha ringraziato tutti i presenti e il Sindaco Guglielmo Giardino che si è soffermato particolarmente sull'ultima sala inaugurata per l'occasione che raccoglie una serie di gigantografie in bronzo delle antiche monete della zecca di Larino. La conferenza si è conclusa con l'intervento di Oscar De Lena dell'Archeoclub di Termoli che, dopo aver illustrato la mission dell'associazione dell'Archeoclub d'Italia che, nata nel 1971 come centro di documentazione archeologica ha gradualmente esteso il suo interesse a tutti i beni culturali, di cui promuove la conoscenza, la tutela e la valorizzazione. Qui nel Molise le sedi sono tre: Agnone, Trivento e Termoli che con i suoi oltre 90 iscritti è l’associazione col maggior numero di soci. Si auspica che anche Larino, quanto prima, diventi una sede dell'Archeoclub perchè delle tre cittadine molisane sopracitate, è sicuramente quella con il più importante bagaglio culturale, storico ed archeologico. De Lena si è augurato anche di poter avviare un progetto tale da creare un team tra gli assessori alla cultura e le associazioni culturali delle nostre località di interesse storico-architettonico del basso Molise, l’antica Frentania, per creare degli itinerari turistici in modo da portare in questi siti, almeno nei mesi estivi, gli ospiti che vengono trascorrere le loro vacanze nei nostri territori. L’auspicio è che anche le istituzioni mostrino maggiore attenzione e riservino sempre più risorse ed energie per questo nobile scopo che è quello della diffusione della cultura e delle nostre tradizioni. De lena ha concluso il suo intervento con questo messaggio: ricordiamoci sempre che “la più bella eredità che possiamo lasciare ai nostri figli è la memoria del nostro passato” e quindi facciamo del tutto per conservare e divulgare il patrimonio storico-culturale che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto. Terminata la conferenza tutti gli intervenuti sono stati accompagnati dalle dott.sse Michela Santilli , Elvira Notarangelo e dal critico d'arte Antonio Picariello che hanno illustrato in maniera professionale e con dovizia di dettagli i diversi siti interessati dall'itinerario previsto.

giovedì 9 maggio 2013

Premio Aurum per la fotografia. L’Abruzzo dietro le quinte II EDIZIONE 2013.


PREMIO AURUM PER LA FOTOGRAFIA. L’Abruzzo dietro le quinte II° EDIZIONE 2013
…"Tutte le mie donne poetiche sono fantocci; son burattini di legno con delle teste di cera.
Tu piangerai, fremerai, piangerai, riderai nelle mie strofe..."
Gabriele d’Annunzio
Per Scaricare il REGOLAMENTO clicca qui

EXAREA2013 - terzo concorso fotografico dedicato all'archeologia industriale e alle aree dismesse


EXAREA2013 - terzo concorso fotografico dedicato all’archeologia industriale ed alle aree dismesse

http://www.exarea.it – concorso@exarea.it
Il progetto EXAREA nasce nel 2010 in seno all’Associazione Culturale Feudo Ron Alfrè, di Bellizzi in provincia di Salerno. L’idea iniziale è stata quella di organizzare un concorso fotografico dedicato all’archeologia industriale. La fotografia è lo strumento principale per osservare il mutamento delle nostre aree urbane ed industriali nel corso del tempo. È altresì un mezzo di indagine per approfondire un tema delicato come quella della riconversione delle ex aree industriali e della dismissione in genere. Aperto a tutti i fotografi italiani e stranieri residenti in Italia, le prime due edizioni di EXAREA hanno visto la partecipazione di 340 fotografi di tuta Italia che hanno inviato oltre 1500 fotografie! Un successo sotto tutti i punti di vista che ci spinge a continuare e a crescere. Dall’edizione 2013 EXAREA diventa un contest internazionale aperto a tutti i cittadini della comunità europea che abbiamo compiuto la maggiore età. Il tema di EXAREA riguarda l’archeologia industriale e le aree dismesse anche non a carattere industriale. Da questa edizione saranno ammessi anche progetti fotografici riguardanti la riqualificazione di ex aree dismesse e di paesaggio industriale. Il concorso è articolato in una sezione unica BN/colore denominata portfolio: Ogni autore potrà partecipare con un progetto fotografico composto da 4 a 8 fotografie. Oltre alla conferma di AUDIS quale partner culturale della manifestazione, comincia la collaborazione con l’Associzione fotografica EFFE.8 presieduta dal fotografo salernitano Franco Sortini al quale andrà il compito di presiedere la giuria di EXAREA 2013. Il termine per l’invio dei progetti è il 20 settembre 2013. Siamo al lavoro quindi per una nuova edizione di EXAREA ancora migliore e più completa di quella precedente.

 

Per ogni informazione http://www.exarea.it

"Documenti di Ripalda. Per una storia del paese nel XIX secolo". Presentazione del libro a Mafalda.

E' stato presentato oggi pomeriggio a Mafalda, il libro di Antonio Menichilli (Mafalda, 1957) "Documenti di Ripalda. Per una storia del paese nel XIX secolo", una minuziosa ricerca di documenti, compresi in un lasso di tempo che va dal XVII al XIX secolo, quando il paese si chiamava ancora Ripalda. Il nome attuale, Mafalda, venne adottato soltanto nel 1903. 

"Mezzogiorno: la modernizzazione smarrita". Se ne parlerà ad Isernia.

Interessantissimo appuntamento ad Isernia dove il prossimo 16 maggio, alle ore 10.30, presso l'aula magna Andrea d'Isernia, si terrà un seminario dal titolo "Mezzogiorno: la modernizzazione smarrita". Interverranno il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi del Molise Giovanni Cannata, i professori Massimo Bagarani, Giovanni Cerchia, Luca Muscarà e Italo Talia. 

giovedì 2 maggio 2013

Riesumati i resti di un cavaliere medievale e della sua famiglia: eccezionale scoperta in Scozia


di Renato Sansone

Una squadra di archeologi ha portato alla luce resti scheletrici di otto persone con probabile parentela ad un cavaliere medievale. Il team responsabile della scoperta ha riesumato i resti di 7 scheletri interi e uno parziale sotto un sito archeologico scozzese, tra cui due appartenenti ad un bambino e uno ad un adulto di sesso femminile. I resti sono stati tutti sepolti dietro un muro, in quella che potrebbe essere stata un’antica sepoltura di famiglia. “Il sito continua a diventare sempre più interessante, rivelando un vero e proprio tesoro dell’archeologia,” ha riferito Ross Murray, un ex studente dell’Università di Edimburgo. “Il cranio dello scheletro trovato immediatamente sotto la posizione del cavaliere – continua Murray – sembra quella di una donna, ed i resti trovati sul lato opposto della lastra ornata, appartengono a un bambino della stessa epoca“. Gli scheletri erano nei pressi di una lastra con incisa una croce del calvario e la spada, i marcatori di nobiltà.
I ricercatori hanno scavato in quel punto in quanto un tempo quel luogo era occupato da un monastero del XIII secolo. “Abbiamo sempre saputo della possibilità di reperire reperti storici in quel punto, ma aver trovato il cavaliere è stata un’emozione straordinaria”, ha detto Andy Kerr, direttore del Centre for Carbon Innovation di Edimburgo. Gli scienziati devono ancora analizzare le ossa e i denti degli scheletri per determinare la loro età e come essi siano collegati. Durante gli scavi del mese scorso, gli archeologi avevano già scoperto alcune delle rovine del monastero, che fu distrutto nel XVI secolo durante la Riforma protestante. La sensazione è che ci possano essere ulteriori resti da portare alla luce, per cui gli scavi andranno avanti nei prossimi mesi. Il Regno Unito sta rivelando una moltitudine di tesori. Gli archeologi hanno portato recentemente alla luce una chiesa medievale e le ossa di re Riccardo III sotto un sito archeologico di Leicester, presumibilmente sepolto dopo la battaglia di Bosworth Field durante la guerra delle due rose.

mercoledì 1 maggio 2013

Scoperta necropoli romana in Algeria

(ANSAmed) - Una necropoli romana è stata scoperta in Algeria nel sito di Guelaât Bousbaâ (nella provincia di Guelma) ad opera di una equipe del Centro nazionale di ricerche archeologiche. Nella necropoli, come riferisce l'Aps, sono stati trovati, oltre a numerosi oggetti funerari, anche molti scheletri interi e perfettamente conservati.
Si tratterebbe, stando a quanto dichiarato da uno dei componenti l'equipe di studiosi, di una necropoli cristiana che risale al primo secolo dopo Cristo. Per completare la campagna sul sito occorreranno comunque almeno altri cinque mesi. Il sito e' stato scoperto in modo fortuito nel corso dei lavori di realizzazione di un complesso sportivo e per esso si ipotizza che possa essere lasciato alla fruizione di esperti e ricercatori come un museo a cielo aperto. Accanto agli scheletri appartenenti a donne sono stati trovati dei gioielli in bronzo, piccoli contenitori di vetro per i profumi e del vasellame, tutto in eccellente stato di conservazione. (ANSAmed).

martedì 30 aprile 2013

Heracleion, la città sommersa.

Fonte: http://www.huffingtonpost.it


Una città avvolta nel mito, inghiottita dal Mar Mediterraneo e sepolta nella sabbia e nel fango per più di 1.200 anni. Nel 2000 Heracleion per gli antichi greci, Thonis per gli antichi egizi, è stata scoperta a 30 metri sotto il livello del mare ad Abukir, vicino ad Alessandria. Franck Goddio e il suo team di archeologi dello IEASM, European Institute for Underwater Acheology, dopo ricerche geofisiche durate oltre 4 anni e 13 anni di scavi, stanno svelando a poco a poco tutti i misteri della città scomparsa. Sorprendentemente sono riemersi dalle acque reperti ben conservati che raccontano di un vivace porto antico, centro nevralgico del commercio internazionale, ma anche di un attivo centro religioso. Un documentario racconta dettagliatamente i momenti del ritrovamento.
Secondo quanto riporta il Telegraph, Thonis-Heracleion sarebbe stato uno snodo obbligatorio per gli scambi di merci e beni tra il Mediterraneo e il Nilo. Finora 64 antichi relitti di navi e più di 700 ancoraggi sono stati dissotterrati dal fango della baia. Ma non solo. Sono state ritrovate anche monete d'oro, pesi da Atene (che non sono mai stati trovati in un sito egiziano) e stele giganti scritte in egiziano e greco antico. I ricercatori hanno anche scoperto una serie di manufatti religiosi nella città sommersa, tra cui una scultura in pietra di 16 piedi. L'ipotesi è che questo colosso ornasse il tempio centrale della città. "È una scoperta archeologica travolgente", ha detto il professor Barry Cunliffe, un archeologo dell'Università di Oxford che ha partecipato agli scavi in un comunicato stampa. "Reperti distesi sul fondo del mare, ricoperti e protetti dalla sabbia, sono stati stupendamente conservati per secoli". Ma nonostante tutto l'entusiasmo per il ritrovamento, permane un mistero in gran parte irrisolto: perché è affondata Heracleion? La squadra di Goddio suggerisce che il peso di grandi edifici, in una regione dal suolo argilloso, potrebbe aver causato lo sprofondamento della città, probabilmente a seguito di un terremoto.

FOTO: clicca qui

giovedì 14 marzo 2013

Ritrovata la Ragazzona, la nave più grande dell'Invencible Armada di Filippo II


Di fronte al disastro dell'Invincibile Armata, la poderosa flotta spagnola inviata nel 1588 a contrastare la crescita della potenza britannica, si dice che il re Filippo II reagì esclamando "Ho inviato le mie navi a lottare contro uomini, non contro tempeste. Ringrazio Dio per avermi lasciato risorse sufficienti a far fronte a questa perdita". Nel suo lungo periplo intorno alla Gran Bretagna e all'Irlanda, effettivamente, l'Armada era stata progressivamente ridotta ai minimi termini da una lunga serie di tempeste, incidenti ed eventi sfavorevoli, oltre che dall'azione logorante della flotta di Elisabetta, e le poche navi che rientrarono in Spagna portarono la testimonianza di una cocente battuta d'arresto alle mire del re cattolico. Un gruppo di ricercatori riporta oggi in luce un nuovo tassello di questa storia lontana cinque secoli: nelle acque di Ferrol, in Galizia, gli archeologi dell'impresa Argos, con il supporto dell'Armada di oggi, la Marina Militare spagnola, hanno individuato i resti di quello che potrebbe essere il relitto della Ragazzona, la più grande delle navi a disposizione di Filippo II. Ammiraglia della squadra di Levante, la Ragazzona era una nave di fabbricazione veneziana, capitanata da Don Martin de Bertendona e affondata l'8 dicembre del 1588, a un passo dal porto di La Coruna, in cui doveva riparare. I reperti, rinvenuti a 12 metri di profondità su un area di 900 mq, nell'area in cui si ipotizzava fosse avvenuto il naufragio, sono per gran parte pezzi di artiglieria e blocchi di concrezioni metalliche, risultato della lunga permanenza in acqua di diversi oggetti. Mancano reperti ceramici e residui del legname dello scafo. L'impressione degli archeologi intervenuti è che sul luogo, non lontano dalla costa e sito a bassa profondità, si sia verificato in anni recenti un vero e proprio saccheggio che ha disperso gran parte del patrimonio, compromettendo, al tempo stesso, la possibilità di recuperare informazioni importanti da un relitto così significativo. Nonostante ciò, quel che resta ha un suo valore, e va protetto.

domenica 10 marzo 2013

Giganteschi leoni scoperti nel deserto egiziano da missione italiana

Il deserto egiziano ha restituito due monumentali statue di epoca greco-romana raffiguranti leoni. La scoperta è avvenuta durante la recente campagna organizzata dal Centro Studi Papirologici dell'Università di Lecce sotto la direzione di Mario Capasso (cattedra di papirologia) e Paola Davoli (cattedra di egittologia) nell'oasi del Fayyum nel sito di Dime es-Seba, a nord del lago Qarun. In epoca antica la località si chiamava Soknopaiou Nesos, ovvero 'isola del dio Soknopaios', probabilmente a causa della particolare conformazione dell'insediamento che si erge su un pianoro rialzato.
Fonte: Adnkronos

sabato 2 marzo 2013

Trovati relitti di navi romane nelle acque dell’antica Augusta turca


Durante l’ultima campagna di scavo nel sito di Elaiussa Sebaste (‘Augusta’ in greco), odierna Ayas, sulla costa della Cilicia (Turchia sudorientale), la missione archeologica dell’Università di Roma ”La Sapienza”, diretta da Eugenia Equini Schneider, ha svolto una serie di ricerche subacquee. Proprio nel mare di fronte al promontorio di Elaiussa sono stati localizzati dei manufatti in terracotta e altri materiali riferibili a due relitti navali. Lo riferisce un articolo pubblicato sul nuovo numero della rivista ”Archeologia Viva” (Giunti Editore). Il primo relitto è di una nave di eta’ imperiale romana (II secolo d.C.) in arrivo nel porto settentrionale di Elaiussa con un carico in prevalenza di anfore iberiche e marmi. L’altro, di età bizantina (VI-VII secolo d.C.), con materiali locali e di provenienza mista (dall’Egeo, dalla Palestina e dall’Africa), doveva appartenere a un’imbarcazione che seguiva rotte di cabotaggio, con scali in diversi porti del Mediterraneo. La città antica, estesa sul promontorio e su un’ampia fascia costiera, fu uno dei principali porti della regione, emerge dagli studi degli archeologici italiani, sviluppandosi sin dall'età augustea (fine I a.C.-I d.C.) e, soprattutto, dopo che nel 74 Vespasiano riorganizzò l’impero istituendo definitivamente la provincia di Cilicia.

venerdì 1 marzo 2013

Perù: scoperto un luogo di sepoltura risalente a 1400 anni fa


Nel sito di Tupac Amaru Huaca B, nei pressi di una cittadella sportiva di Lima (Perù), un team di archeologi con a capo l’archeologo Fernando Herrera, ha scoperto un luogo di sepoltura contenente undici tombe pre Inca, alcune risalenti ad oltre 1400 anni fa. Ogni scheletro è stato trovato in posizione orizzontale su un letto di canne intrecciate e coperto da uno o più panni. I corpi sono stati sepolti con ceramiche, tessuti, foglie di alberi da frutto e strumenti utilizzati per l’agricoltura e rappresentano 11 mummie pre-ispaniche; tre appartenenti alla cultura di Lima, sviluppatasi tra il 200 d.C. ed il 700 d.C. e i restanti otto provenienti dalla più recente cultura Yschma, tra il 1000 d.C. e il 1400 d.C. Si tratta di un altro tassello che si aggiunge alla storia e alla cultura del Perù che aiuta ad aprire una finestra ulteriore sulla storia del paese. Il ritrovamento è avvenuto tra Dicembre e Gennaio a pochi passi dallo stadio cittadino in cui si allena la nazionale di calcio, e si suppone che nell'area circostante ne siano sepolti degli altri. Il ritrovamento è stato divulgato nei giorni scorsi.

giovedì 28 febbraio 2013

Scoperto a Roma il primo tempio di Giove Statore


ARCHEOLOGIA-C_WEBRoma - (Adnkronos) - E' stato scoperto a Roma il primo tempio di Giove Statore, che nel culto degli antichi era l'epiteto con cui la divinità era invocata per dare agli eserciti la forza di resistere. Si tratterebbe dei resti del leggendario tempio che venne fondato, secondo la tradizione, da Romolo dopo la battaglia, nell'area del foro, contro i Sabini attorno al 750 a.C., dopo il famoso ratto delle sabine. La storia più antica dell'Urbe continua, dunque, a riemergere dalle ricerche in corso sul colle Palatino, sotto la guida di Andrea Carandini, uno dei massimi specialisti dell'antica Roma, autore di recenti eccezionali scoperte. Questa volta le indagini condotte dall'equipe di archeologi dell'Università ''La Sapienza'', sotto la direzione di Carandini e Paolo Carafa, ha individuato il punto in cui sorgeva il primo luogo di culto dedicato a Giove Statore (Juppiter Stator). Ne da' notizia nel nuovo numero in edicola la rivista ''Archeologia Viva'' (Giunti Editore) che pubblica un servizio esclusivo a cura degli autori della scoperta. ''Stator'' in latino significa "colui che ferma" e infatti Giove Statore era ritenuto il dio che avrebbe arrestato la ritirata dei Romani nella mitica guerra contro i Sabini, impedendo a questi ultimi di oltrepassare le fortificazioni palatine passando dalla porta Mugonia. Non è quindi un caso se i resti dell'area sacra sono stati rimessi in luce proprio in prossimità di questo antichissimo accesso dell'Urbe.

domenica 24 febbraio 2013

Messina, prorogati i termini di iscrizione al Master ''Management dei beni culturali''


E’ stato prorogato al prossimo 1° marzo (entro le ore 12) il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al Master di I livello in “Management dei beni culturali” – Ma.Be.C. (Esperto nella valorizzazione e nella gestione del patrimonio culturale). Il Master, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni dell’Università degli studi di Messina e coordinato dal Prof. Francesco Astone, si prefigge di formare una figura professionale altamente qualificata, che sia pienamente in grado di utilizzare tutti gli strumenti e le metodologie necessarie alla gestione dei processi di valorizzazione dei processi culturali ed alla promozione del turismo culturale. Nei giorni scorsi a tal fine si è svolto un incontro, al quale hanno partecipato vari rappresentanti delle Istituzioni regionali competenti nel settore e delle amministrazioni locali ed esponenti delle imprese del settore turistico e culturale. L’iniziativa formativa proposta dall’Università è destinata a coinvolgere tutti coloro (operatori del settore, amministrazioni pubbliche, aziende) che agiscono nel campo dei beni culturali e del marketing turistico culturale.

Il corso sarà tenuto nell’arco di circa dieci mesi (1500 ore complessive, pari a 60 CFU), sono previsti, inoltre, periodi di tirocinio da svolgersi presso un ente pubblico o privato (Comuni, Provincia, altri enti territoriali, organizzazioni profit e non profit con finalità nel settore turistico-culturale.

Per ulteriori informazioni è possibile visualizzare il bando su http://www.unime.it