Grande rilievo è stato dato al medio oriente, su cui verte l’argomento portante del museo. I manufatti esposti nelle teche sono circa 300 e hanno datazioni antichissime: raggiungono anche i 7000 anni! I luoghi di provenienza sono diversi, la sezione principale dell’allestimento riguarda la zona islamica, con recuperi avvenuti in Mesopotamia e in Iran. Si passa quindi all’Egitto ed addirittura alle porcellane cinesi. Accanto al museo vi è un laboratorio archeologico adibito allo studio accademico dei reperti. Una struttura informatica che contribuisce a rendere fruibile il museo ovunque: un indice interattivo, il catalogo bilingue, diversi video dedicati ai sigilli che offrono una dimostrazione pratica del loro uso, ma anche le documentazioni delle fasi di restauro di ogni pezzo. Il museo è stato dedicato dall’ateneo a Umberto Scerrato, archeologo e docente di archeologia e storia dell’arte musulmana, scomparso nel 2004, che ha contribuito grandemente all’insegnamento, all’approfondimento e al lavoro diretto sul campo.
Fonte: NAPOLIDAVIVERE
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