sabato 8 marzo 2014

Il Buonpaese, un libro territorialista, sulle Città del vino, il turismo e le potenzialità del territorio rurale italiano


R. Pazzagli, Il Buonpaese. Territorio e gusto nell’Italia  in declino
Pisa, Felici, 2014, pp. 264.
In un paese come l’Italia il territorio e la bellezza sono le vere armi per uscire dalla crisi. Ne consegue che dobbiamo difenderli entrambi, il territorio e la bellezza. Risponde a questo obiettivo il nuovo libro di Rossano Pazzagli, Il Buonpaese. Territorio e gusto nell’Italia in declino, appena pubblicato dall’Editore Felici di Pisa e che sarà presentato alla Libreria Dolce Stil Novo di Termoli martedì 11 marzo alle 17,30. Ne parleranno con l’autore il prof. Antonio Minguzzi, docente di economia e direttore del Centro studi sui sistemi turistici dell’Università del Molise, il dott. Antonio Ruggieri, direttore della rivista “Il Bene comune”, e l’avv. Giuseppina Occhionero, assessore alla cultura e al turismo di Campomarino, l’unico comune molisano socio dell’Associazione nazionale Città del Vino. Analizzando l’esperienza delle Città del vino, l’associazione nazionale fondata a Siena nel 1987, il libro attraversa la storia italiana degli ultimi 25 anni focalizzando l’attenzione sull’importanza del territorio rurale, sul ruolo dei Comuni, sul rapporto tra agricoltura e turismo, sulla funzione della cultura e la debolezza della politica. Questa rete tra comuni, cresciuta nel tempo fino a superare i 500 municipi associati, rappre­senta un ideale itinerario turistico e culturale nell’Italia rurale, finendo per costituire anche una straordinaria esperienza istituzionale e politica che partendo dall’enogastronomia ci parla delle campagne e dell’agricoltura italiana, delle differenze e dell’unicità del Bel Paese, visto qui come Buon Paese malgrado la fase di declino che sta vivendo. “Ripercorrendo questi ultimi 25 anni – avverte Pazzagli - nell’orizzonte della crisi, la salvaguardia del territorio rurale e dell’autonomia comuna­le, così come la tutela e la valorizzazione delle risorse locali, emergono quali vie privilegiate per una possibile rinascita italiana.

Rossano Pazzagli, insegna storia moderna presso l’Università degli Studi del Molise, fa parte del consiglio direttivo della Società dei Territorialisti e ha pubblicato numerosi lavori di storia eco­nomica, storia dell’ambiente e storia del turismo. Il volume, che riprende anche alcune esperienze locali toscane, si apre con una prefazione di Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera, che parla di un percorso italiano basato sulla bellezza e il paesaggio “che negli ultimi decenni si è smarrito nelle campagne aggredite dai capannoni, nei borghi medievali assediati da oscenità edilizie, nelle periferie che hanno invaso le pianure, nei fiumi cementificati. Con Il Buonpaese – scrive Rizzo - Rossano Pazzagli cerca ora di riannodare i fili di quel percorso”.