venerdì 31 agosto 2012

L'evoluzione degli insetti si studia anche grazie all'archeologia

di C. S.

Due acari e un moscerino delle dimensioni di pochi millimetri, risalenti al periodo Triassico, databile a oltre 230 milioni di anni fa, sono stati trovati perfettamente conservati all’interno di goccioline di ambra rinvenute nelle Dolomiti, vicino a Cortina d’Ampezzo. A rivelarlo uno studio internazionale realizzato dall’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (Igg-Cnr) e dall’Università di Padova, in collaborazione con l’Università di Göttingen e con il Museo di Storia Naturale di New York, e pubblicato su Pnas – Proceedings of the National Academy of Sciences.


I ricercatori hanno osservato oltre settantamila piccole gocce di ambra finora ritrovate nel sito dolomitico, facendo luce sull’evoluzione di un gruppo di artropodi (invertebrati che comprendono gli insetti, i ragni e i crostacei) tra i più diffusi al mondo.


“Già nel 2006 il team di ricerca aveva pubblicato i risultati sullo studio di batteri e protozoi inglobati nell’ambra dolomitica, dimostratisi incredibilmente simili ai microrganismi ancora oggi esistenti”, spiega Eugenio Ragazzi dell’Università di Padova. “Prima del presente studio, però, le più vecchie inclusioni di organismi animali in ambra risalivano a circa 130 milioni di anni fa: la nuova scoperta sposta quindi le lancette indietro nel tempo di ben 100 milioni di anni rispetto a ogni precedente ritrovamento di organismi inglobati in ambra”. Grazie all’eccezionale stato di conservazione, per due dei tre artropodi sono state coniate anche nuove specie, chiamate Ampezzoa triassica e Triasacarus fedelei, in onore del cortinese Paolo Fedele che nel 1997 ha segnalato il giacimento che ha permesso tutte le successive ricerche.

Archeologia: trovate le ossa di oltre mille guerrieri nella palude danese

Sono stati rinvenuti, in un'antica fossa comune in Danimarca, i resti scheletrici di un intero esercito. Il ritrovamento confermerebbe la notizia riportata da fonti scritte dove si legge di sconvolgenti massacri teutonici avvenuti in passato. Il terribile segreto è stato custodito per migliaia di anni nella palude danese.


Gli archeologi hanno scavato tutta l'estate per portare alla luce la fossa comune contenente i resti di oltre mille guerrieri uccisi in battaglia 2.000 anni fa. "Abbiamo trovato una quantità enorme di ossa umane, molto più di quanto ci aspettassimo", dice Ejvind Hertz, curatore dello Skanderborg Museum. La scoperta di decine di migliaia di ossa appartenenti all'Età del Ferro, ha attirato l'attenzione internazionale, sia perché la scoperta di parti del corpo è macabra di per sé, sia perché le ossa sono sorprendentemente ben conservate.

giovedì 30 agosto 2012

I Frentani

I Frentani

Antico popolo italico di lingua osca insediato nella regione costiera dell’Adriatico centrale, tra le foci dei fiumi Sangro (territorio dei Marrucini) e  Biferno (territorio dei Dauni). I municipia del popolo frentano erano Anxanum (Lanciano - CH), Histonium (Vasto - CH), Larinum (Larino - CB), Cliternia (San Martino in Pensilis - CB, Torre Ramitelli o Campomarino - CB), mentre tra le entità abitative minori  vi erano Hortona (Ortona - CH) e Buca (forse Termoli) sulla costa, Uscosium (forse San Giacomo degli Schiavoni - CB), Sicalenum (Casacalenda - CB), Gereonium (Gerione - SA).
Entrati in conflitto con l’impero romano alla fine del IV secolo a.C., i Frentani vennero sconfitti definitivamente al termine della seconda guerra sannitica tra il 319 e il 304 a.C. e accettati come soci insieme ai Peligni, ai Marsi e ai Marrucini.
Il popolo frentano conservò a lungo un certo margine

Archeologia: scavi archeologici svelano fortilizi in Emilia

Visita guidata agli scavi archeologici della Terramara di Santa RosaPOVIGLIO - Non un semplice villaggio posto a livello dei campi ma un fortilizio in posizione dominante rispetto alla campagna circostante e solidamente difeso dalla palizzata lignea prima e da un massiccio terrapieno poi. Lo ha scoperto la 29esima campagna di scavi archeologici alla "Terramara" S.Rosa di Fodico a Poviglio, nella Bassa reggiana.



Il fortilizio conferma il quadro di conflittualità nella società terramaricola dell’età del Bronzo (circa 1650-1150 aC) sulle vie dei commerci nella pianura padana. Un quadro di tensioni, spiega il professor Mauro Cremaschi della Statale di Milano, che «sta emergendo dalle recenti ricerche e giustificherebbe il massiccio investimento di lavoro impiegato per sviluppare le strutture difensive dei villaggi».

Scoperta necropoli di epoca romana a Siracusa

Siracusa, scoperta una necropoliDovevano realizzare una stanza destinata alla farmacia dell’ospedale Umberto I a Siracusa, finiscono per scoprire una necropoli.


Inevitabile lo stop ai lavori e l'avvio di una campagna di scavo sotto la supervisione del soprintendente Orazio Micali dopo che l’èquipe della Soprintendenza impegnata nei saggi di archeologia preventiva ha notato la presenza di resti di ossa umane appartenenti a un bambino. Ad essere ritrovati, inoltre, frammenti di tombe di epoca romana, da cui sono emersi i resti di un uomo di circa 30 anni e di due bambini. Scoperto, infine, anche un piccolo corredo funerario. Gli scavi sono stati seguiti dall’archeologa Simona Sirugo, sotto la direzione scientifica dell’Unità operativa VIII Beni archeologici della Soprintendenza. Nei prossimi giorni, la Soprintendenza eseguirà un nuovo sopralluogo con i suoi tecnici.

giovedì 23 agosto 2012

Gli splendori della Grecia Antica

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Ulisse: puntata del 09 aprile 2011.

"I resti della battaglia" è il servizio che Ulisse ha dedicato allo scavo archeologico della necropoli greca di Himera (Termini Imerese, Palermo).

Maya, Egizi e Atlantide

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Cuma, un tesoro riemerge dagli scavi: ecco il tempio perduto

di Nello Mazzone



POZZUOLI - Sulle pendici dell’acropoli di Cuma al termine della via sacra, sepolto sotto terra, c’è un imponente monumento databile attorno al VI secolo avanti Cristo destinato a far letteralmente riscrivere la storia del misterioso e affascinante sito archeologico flegreo celebrato da Virgilio : l’eccezionale scoperta è stata fatta nel corso dello scavo terminato due settimane fa da una equipe di studiosi di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli, coordinati dal professore di archeologia classica Carlo Rescigno e dalle sue collaboratrici Rosaria Sirelto e Eliana Vollaro.

mercoledì 22 agosto 2012

Archeologia. Francia: scoperta nave romana sotto un parcheggio

Giaceva lì da secoli ed è stata scoperta mentre si stava costruendo un parcheggio sotterraneo. Accade ad Antibes, o meglio Antipolis, il porto antico situato in zona strategica vicino a Marsiglia. La nave è ben conservata grazie all'alto livello di umidità del terreno. Sono sconosciute le cause del naufragio:  potrebbe essere stata persino abbandonata o servita per le fondamenta per la costruzione di un ponte. La scoperta avvenuta a fine luglio è stata fatta dagli archeologi dell'Inrap, l'Institut national de recherches archéologiques préventive.


Fonte: http://www.repubblica.it

Leone di bronzo nel mare di Calabria

Leone di bronzo <br> nel mare di CalabriaScoperta archeologica al largo di Capo Zeffirio, un leone e un'armatura di bronzo recuperati da due sub. Aperta un'inchiesta da parte dei carabinieri del nucleo artistico.Il ritrovamento non lontano da dove 40 anni fa vennero "pescati" i Bronzi di Riace.



COSENZA - I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza hanno avviato una indagine sul ritrovamento al largo di Capo Zeffirio dell'effige di un leone in bronzo e di un'armatura in bronzo ed in rame. Il comandante del nucleo patrimonio artistico, capitano Raffaele Giovinazzo, stamane si è recato ad Africo per incontrare le due persone che hanno ritrovato i reperti ai quali chiederà di ricostruire tutto l'accaduto.

martedì 21 agosto 2012

Roma: il monte Testaccio

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Passaggio a Nord Ovest ci porta dentro le meraviglie archeologiche di uno dei Rioni più suggestivi di Roma: Testaccio.

lunedì 20 agosto 2012

La nascita della civiltà

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Puntata andata in onda SABATO 14 maggio 2011

Un viaggio al ritroso nel tempo a partire dalle popolazioni che vissero 12.000 anni fa fino alla fine della Preistoria. Alberto Angela racconta com’è nata la ruota, chi ha inventato le grandi città, chi ha inventato il pane, il vino, il commercio ed infine la grande invenzione della scrittura: una delle più importanti per l’uomo. E’ un momento cruciale perché, come si dice, quando l’uomo scrive per la prima volta qualcosa, la Preistoria finisce e comincia la Storia.

sabato 18 agosto 2012

Come è nato l’ordine alfabetico delle lettere?


Le lettere dell’alfabeto si succedono secondo un ordine fissato nell’antichità. Si ritiene che la realizzazione del primo alfabeto risalga alla metà del II millennio avanti Cristo a opera di...

1000 anni di storia europea in meno di 5 minuti

Mille anni di storia raccontati attraverso lo spostamento dei confini. È quanto mostra questo filmato in time lapse realizzato attraverso un software, Centennia, che permette di analizzare la storia dell'Europa e del Medio Oriente attraverso le mappe.
Il video è rapidissimo e in tre minuti e mezzo racconta di alleanze, guerre, nascita e morte di Stati e Imperi. Dal 1000 al 2003. Difficile da seguire, ma molto interessante.


Fonte: Focus.it


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sabato 11 agosto 2012

Archeologia horror: in Egitto scoperte 16 mani mozzate

Non è la trama di un film horror o un nuovo episodio della saga di Indiana Jones ma una vera ed interessante scoperta archeologica: una squadra di archeologi guidata dall'esperto austriaco Manfred Bietak ha rinvenuto ben 16 mani mozzate, risalenti a circa 3600 anni fa, sepolte dentro e intorno ad un antico palazzo reale in Egitto. Ci troviamo nella storica città di Avaris, situata nella zona est del delta del Nilo, che fu la capitale della 15a dinastia degli Hykso. La città di Avaris fu abbandonata e ricoperta dal fango delle piene del Nilo, ma qualche anno fa, vicino all'attuale Tal al Dabaa, cittadina a nord est del Cairo , una squadra di archeologi austriaci l'aveva localizzata nel 2010, scoprendo la sua vera enorme estensione, grazie all'utilizzo di un georadar.

Sud Pacifico, rocce vulcaniche emergono dagli abissi e galleggiano sull'oceano

L'aeronautica militare neozelandese ha diffuso un filmato che mostra un'immensa area dell'oceano Pacifico invasa da rocce vulcaniche che galleggiano sulle acque. Si tratta di pietra pomice che copre uno spazio di lunghezza  di circa 250 miglia nautiche pari a circa 465 chilometri. La compagnia geoscientifica di ricerca GNS Science ha confermato che le pietre arrivano dal vulcano sommerso Monowai, a nord della Nuova Zelanda. Il tenente di vascello Tim Oscar al comando di una nave che navigava vicino al fenomeno ha affermato: "Non c'è alcun pericolo per noi ma ammetto che non ho mai visto nulla di simile in vita mia"


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Si conclude con un altro successo il "Castello a mezzanotte"

TERMOLI - Un altro grande successo di pubblico per  il secondo ed ultimo appuntamento del 2012 con il "Castello a Mezzanotte", manifestazione organizzata dall’ Associazione dell’Archeoclub di Termoli ed inserita nel cartellone dell’Estate Termolese ormai da diversi anni. Sono stati circa 350 i turisti che, divisi in dodici gruppi, hanno avuto la possibilità di visitare il Castello federiciano la sera del 9 agosto 2012. Facendo un viaggio a ritroso nel tempo, ai graditi ospiti, quasi tutti forestieri, in una delle sale del castello, è stata illustrata dapprima la storia della nostra città mostrando loro alcune vecchie foto di Termoli e successivamente sono stati accompagnati nelle diverse sale del castello e sul terrazzo da dove hanno potuto ammirare il panorama notturno della spiaggia e della città. Ad accogliere i gentili ospiti in questa visita c’erano per l’Archeoclub, il presidente dell’Associazione Enzo Antonarelli, Oscar De Lena che ha raccontato loro la storia di Termoli e Raffaele Bassani e la dott.ssa Lucia Checchia che hanno accompagnato gli ospiti nei diversi locali del castello. Tantissimi gli apprezzamenti ricevuti e la soddisfazione dei tanti visitatori che per la prima volta hanno avuto la possibilità di conoscere notizie, avvenimenti e personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia di Termoli.

Il Molise Templare che nessuno conosce: "Le storie di Dan Brown sono successe qua"

Due scoperte sconcertanti, una delle quali potrebbe riguardare il ritrovamento in Regione del santo Graal, il calice utilizzato Gesù nell’Ultima cena, secondo la tradizione cattolica. Le ha annunciate, senza entrare nei particolari, l’associazione culturale Acors "Sigillum Comite di Molise". «Qui sono conservati ancora tesori medievali ma pochi lo sanno. Questa regione non è stata toccata dal Rinascimento: ovunque nei nostri borghi ci sono i segni del Medioevo tra santi, crociati, cavalieri e conti». L’ambiziosa iniziativa si rifà alla filosofia del glocal lungo un itinerario che si snoda tra Castelli, cripte, artigianato e cucina.

giovedì 9 agosto 2012

Archeologia: ritrovato ponte di duemila anni fa

Un ponte in legno di 2.000 anni fa, di cui sono state trovate tracce nella provincia cinese dello Shaanxi, potrebbe essere il piu' grande della sua epoca storica. I resti dei pilastri sono stati scoperti nella citta' di Xi'an. Si stima che il ponte sia lungo oltre 300 metri, riferiscono gli scienziati della China Academy of Social Sciences, e largo circa 25 metri. La struttura probabilmente esisteva gia' sotto la dinastia Qin, che regno' fra il 221 e il 206 avanti Cristo e serviva per attraversare il fiume Wei, il piu' grande affluente del Fiume Giallo.

mercoledì 8 agosto 2012

Paestum, rinvenuta splendida tomba del IV secolo a.C.

Scoperta a Paestum una nuova tomba lucana, risalente alla prima metà del IV secolo a.C. depredata dai tombaroli. La Soprintendenza di Paestum ha avviato la fase di recupero. Splendido l'affresco che caratterizza la parete nord, caratterizzato da tre melograni color rosso ed una cornice decorata (foto ed riprese esclusive StileTV, ogni prelievo non autorizzato sarà perseguito)"Purtroppo – spiega la direttrice del museo archeologico pestano, Marina Cipriani, che ha autorizzato le nostre telecamere a riprendere in esclusiva il sito – tutto il corredo funerario è stato depredato. Si tratta di una tomba lucana dipinta a camera riportanti delle scene raffiguranti il ritorno del guerriero e dei melograni. Frutto che rappresenta la fertilità e simbolo funerario".

martedì 7 agosto 2012

Archeologia. Varazze: scoperta nave romana con un carico di anfore intatte

Le reti dei pescatori si sono impigliate nei cocci dei  vasi ancora perfettamente conservati e chiusi con pigne e pece.


Chissà quanti amari si sono bevuti gli addetti ai lavori dopo la recentissima scoperta nel mare  al largo di Varazze. Di antichi vasi, infatti (come nella nota pubblicità) ne sono stati trovati  parecchi nel relitto di una nave romana del I secolo d.C. rinvenuta a cento metri di  profondità.  Sono stati i cocci nelle reti dei pescatori a far intuire la presenza di una nave romana  sui  fondali del mare davanti a Varazze (Savona), a circa 100 metri di profondità. E l'occhio  elettronico di "Pluto", il robottino subacqueo del Nucleo sommozzatori dei carabinieri di Genova  ha svelato un vero e proprio giacimento di bellezza: anfore, tantissime anfore alcune ancora  intere e con il loro tappo fatto di pigne e pece, stanno sul fondo del mar di Liguria da oltre 2  mila anni.

Archeologia: recuperata antica ancora su fondali isola Dino



Il reperto apparteneva ad una nave commerciale di epoca romana



E' stata recuperata l'antica ancora trovata nei mesi scorsi sui fondali dell'Isola Dino, a Praia a Mare. L'ancora potrebbe appartenere ad una nave commerciale di epoca romana. L'isola, infatti, forniva un riparo naturale e uno scalo importante alle navi in navigazione nel mar Tirreno. Il manufatto è stato preso in custodia dalla soprintendenza per i Beni archeologici che effettuerà tutti gli studi presso la sede di Scalea.


Fonte: ANSA


Isola DINO ... un paradiso tutto da scoprire


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