sabato 11 agosto 2012

Archeologia horror: in Egitto scoperte 16 mani mozzate

Non è la trama di un film horror o un nuovo episodio della saga di Indiana Jones ma una vera ed interessante scoperta archeologica: una squadra di archeologi guidata dall'esperto austriaco Manfred Bietak ha rinvenuto ben 16 mani mozzate, risalenti a circa 3600 anni fa, sepolte dentro e intorno ad un antico palazzo reale in Egitto. Ci troviamo nella storica città di Avaris, situata nella zona est del delta del Nilo, che fu la capitale della 15a dinastia degli Hykso. La città di Avaris fu abbandonata e ricoperta dal fango delle piene del Nilo, ma qualche anno fa, vicino all'attuale Tal al Dabaa, cittadina a nord est del Cairo , una squadra di archeologi austriaci l'aveva localizzata nel 2010, scoprendo la sua vera enorme estensione, grazie all'utilizzo di un georadar.


Due delle mani sono state trovate ciascuna in un rispettivo pozzo, davanti a quella che si pensa sia una sala del trono, mentre altre restanti 14 mani sono state rinvenute sepolte in 4 fosse comuni. Le 16 mane trovate, hanno tutte la caratteristica di essere mani destre, oltre che essere di grandi dimensioni. Potrebbero quindi essere mani di guerrieri, e sarebbero quindi la prima prova tangibile di una pratica, attestata in antica scrittura egiziana: i soldati si presentavano davanti al sovrano, portando la manodestra del nemico ucciso, rivendicando un premio in oro. La mano destra infatti possiede una simbologia specifica, rappresenta la forza di un guerriero, amputandola significava togliere ogni possibile energia al corpo del combattente, ed inoltre probabilmente servivano per una macabra conta dei risultati di uno scontro armato.


Fonte: http://www.ilturista.info


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