lunedì 24 dicembre 2012

I siti del Parco Nazionale del Circeo in 3D

Ricostruzioni in 3D dei siti archeologici del Parco nazionale del Circeo: la Villa di Domiziano, la Villa dei Quattro Venti e l'Area archeologica del Porto Canale di Paola a seguito di nuove ricerche condotte dalla Sapienza di Roma, in un patto di intesa siglato tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, il Corpo Forestale dello Stato ed il Parco Nazionale del Circeo. Le ricerche sono state effettuate con il duplice obiettivo di valorizzare e divulgare l'approfondimento scientifico su siti di primaria importanza nell'ambito del patrimonio archeologico del territorio.
 Le attività condotte hanno avuto un forte carattere sperimentale, non solo per le tecniche e le metodologie impegnate, ma anche per l'ambizioso obiettivo di conoscenza prefissato: il superamento delle conclusioni proposte nel 1928 con la 'Forma Italia è dell'archeologo Giuseppe Lugli. Riconsiderare un contesto archeologico enorme come quello del Circeo ha richiesto anni di riordino delle vecchie informazioni e la costruzione di nuovi contributi originali sui vari siti. Per la ricerca si e' partiti da i tre siti del Parco del Circeo, di valenza cruciale: la Villa di Domiziano, la Villa dei Quattro Venti e l'Area archeologica del Porto Canale di Paola.

lunedì 10 dicembre 2012

Rivivono due antiche navi affondate dalle tempeste

Una di età imperiale romana trasportava anfore e marmi; l’altra bizantina del VI-VII secolo d. C.

L'attività subacquea della missione italiana (Un. La Sapienza)Furono vittime di antiche tempeste le due navi individuate sui fondali di fronte a Elaiussa, in Turchia, dagli archeologi dell’Università La Sapienza. Una, risalente all'età imperiale romana (II secolo dopo Cristo), trasportava anfore e marmi destinati forse ai palazzi della città allora in costruzione; l’altra, bizantina (VI-VII secolo d. C.), seguiva probabilmente rotte di cabotaggio: è quanto testimoniano i materiali locali e di provenienza mista (da Egeo, Palestina e Africa) che costituiscono oggi, sotto il livello del mare, un prezioso giacimento archeologico.

Napoli oltre le mura: l'area Vergini-Sanità dalla necropoli al borgo. Incontro di studi e proposte



lunedì 3 dicembre 2012

Missione italiana scopre teste leone tolemaiche


Due teste di leone risalenti all'epoca tolemaica sono state scoperte dalla missione dell'Università del Salento nella regione del Fayoum, grande oasi a sud del Cairo. Lo riferisce il ministro delle antichità egiziano, Mohamed Ibrahim, spiegando che le due teste, risalenti al periodo che va dal 305 avanti cristo fino all'arrivo dei romani, servivano per decorare le grondaie per lo scolo dell'acqua di un tempio. ''Si tratta della prima svolta che vengono scoperte statue di leone per questo genere di uso'', ha osservato il Ministro, mentre il capo missione Mario Capasso ha spiegato che lo stato di conservazione dei due reperti è buono, aggiungendo che le due teste sono lunghe un metro e 60 centimetri, per 90 centimetri di larghezza e 80 di altezza.



Fonte: ANSAmed

Foto tratta dal sito http://www.grr.rai.it

Caccia alle Palafitte dell'età del bronzo nella Piana Reatina


Gli archeologici cercano le tracce di un insediamento dell'età del bronzo, del 1400 a.C. che dovrebbe trovarsi nel territorio del comune di Colli sul Velino.

Al via la mappatura dei beni archeologici della Piana reatina. La prima della storia, e con un focus ambizioso nel territorio del Comune di Colli sul Velino: verificare se, come risulta da documenti e dati, esista un sito di palafitte risalente all'eta' del bronzo, al 1300-1400 a.C. Il progetto di ricerca - frutto della collaborazione fra i Comuni di Colli sul Velino, Labro, Rivodutri, oltre che della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, del Corpo Forestale dello stato, e degli esperti della Sopraintendenza dei Beni archeologici del Lazio e dell'Università La Sapienza di Roma - e' stato presentato oggi a Colli sul Velino in un incontro di studio. I lavori, e gli scavi conseguenti, partiranno a breve e dureranno 5-6 mesi; in primavera sono attesi i primi risultati. L'intero progetto, che vede coinvolti una quindicina di ricercatori archeologi, ha un costo di circa 10 mila euro. "L'obiettivo della ricerca - ha spiegato il coordinatore dell'equipe di ricerca, Carlo Virili - è il recupero delle evidenze archeologiche dalla zona. E' la prima mappatura che si mette a punto qui ed ha quindi una finalità di ricerca scientifica, perché sappiamo che l'area ha grandi potenzialità''. Ma, proprio sulla base dei dati in possesso degli esperti, il progetto si concentra su un focus in località Paduli a Colli sul Velino, paese a meno di venti chilometri da Rieti. Ossia la ricerca di un sito protostorico dell'eta' del bronzo, in particolare di palafitte, che con "molta probabilità esiste" e che riveste particolare rilievo nell'Italia centrale appenninica. Virili ha sottolineato che il progetto e' anche l'indicatore di un "risveglio della politica che sceglie di investire nei beni culturali".
"Ci siamo appassionati a questa iniziativa ed abbiamo aderito convinti - ha commentato il sindaco di Colli sul Velino, Alberto Micanti - perché in un momento cosi' difficile per i cittadini e per i sindaci, è significativo inseguire e riscoprire le vestigia del nostro territorio, di chi l'ha vissuto. E' come ritrovare delle radici che ci permettono di vivere meglio e superare questo difficile momento".

FONTE: Mysterium

Corsi di introduzione all'archeologia subacquea



Egnazia: un secolo di scavi per 3000 anni di storia


Video pubblicato su Youtube in data 14/giu/2012 da 

Il 12 dicembre si celebreranno a Egnazia cento anni d’indagine archeologica. Cent’anni di restituzione al mondo di una città dal passato importante. Era il 1912 quando uno Stato Italiano ancora acerbo e non del tutto consapevole del proprio patrimonio (chi ci governava all’epoca non aveva ancora perfettamente chiare le proporzioni di tali ricchezze), chiese a Quintino Quagliati, direttore del Museo di Taranto, di avviare un’ispezione archeologica in una zona a ridosso del litorale nei pressi di Fasano. Lì, in quell’area abbandonata e spesso meta di greggi al pascolo, fuoriuscivano dal terreno pietre ben squadrate, frammenti di muri e trabeazioni che la memoria popolare – tramandando ricordi − rammentava esserci da sempre.

domenica 2 dicembre 2012

Recupero e trattamento conservativo dei legni del relitto di Marausa




Iniziati i lavori di recupero del relitto della nave oneraria romana (III -- IV sec. d.C.) di Marausa. Il relitto si trova a circa 2 metri di profondità e a 150 metri di distanza dalla costa. Individuato 12 anni fa dai subacquei locali Tony Di Bono e Dario D'Amico, dopo un primo intervento effettuato sempre dalla Soprintendenza del Mare nel 2009 che ha consentito di mettere in luce l'intero scafo e numerosi reperti, verrà interamente recuperato e inviato a Salerno per il trattamento conservativo effettuato dalla Ditta "Legni e segni della memoria". I lavori sono stati commissionati dalla Soprintendenza del Mare che è presente sul posto per l'alta sorveglianza.
Filmato caricato su Youtube da sopmare in data 20/set/2011

Sulle tracce degli Etruschi: i segreti della lavorazione degli ori



Filmato tratto dalla trasmissione televisiva: "Ulisse, il piacere della scoperta - Sulle tracce degli Etruschi" di Piero ed Alberto Angela (RAI 3) . L'artista Akelo - Andrea Cagnetti spiega i segreti della lavorazione degli ori etruschi e della granulazione. http://www.akelo.it

Pubblicato su Youtube in data 01/dic/2012 da akeloIT

Shert Nebti: la tomba della principessa


Pubblicato in data 14/nov/2012 da euronewsit
http://it.euronews.com/ Risale a 4500 anni fa, la tomba scoperta in Egitto da un team di archeologi della repubblica ceca. Si tratterebbe secondo gli esperti della tomba di una principessa, Shert Nebti, presentata dalle iscrizioni come la figlia di re Men Salbo. Nello stesso complesso, che si ritiene possa contenere anche altre tombe, sono stati rinvenuti anche i sarcofagi di quattro ufficiali.

Il tesoro della fregata "Nuestra Señora de las Mercedes" in restauro al Museo di Archeologia Subacquea di Cartagena

Il tesoro della fregata spagnola "Nuestra Señora de las Mercedes", affondata il 5 ottobre 1804 nella Batalla del Cabo de Santa María, sarà affidato per il restauro al Museo di Archeologia Subacquea di Cartagena (ARQUA). Lo ha deciso il Ministero dell'istruzione e della Cultura spagnola.

Sapori d'autunno. L'olio extravergine di oliva protagonista in Maremma.


Olio & SaluteOggi, domenica 2 dicembre 2012, alle ore 10,  il  Frantoio Terre dell’Etruria di Donoratico (Livorno) ospiterà un talk show sulla valorizzazione dell'olio extravergine di oliva toscano. L'evento rientra nell’ambito della manifestazione SAPORI D’AUTUNNO. Al talk show parteciperanno Alberto Grimelli, Coordinatore editoriale di Teatro Naturale, la dott.ssa Cinzia Chiarion (direttrice di www.olioesalute.it), Luciano Scarselli (Presidente ASCOE e Capo Panel), Stefano Polacchi (Curatore della guida Oli d'Italia del Gambero Rosso), Rossano Pazzagli (Storico del Turismo e dell'Agricoltura nell'Università del Molise) e Massimo Carlotti (Responsabile qualità Terre dell'Etruria).



Per quanto mi riguarda – precisa la dr.ssa Chiarion – racconterò che per il "saper fare i medici" stanno facendo abbastanza per dimostrare che l’olio extravergine di oliva fa bene alla salute.
Per il "saper comunicare" penso che il team di Olio&Salute abbia fatto molto perché, per primi, abbiamo spiegato al grande pubblico, attraverso internet, le qualità benefiche dell’olio extravergine di oliva sulla salute umana ed animale. 

Per maggiori info:
www.teatronaturale.it, www.terretruria.it e www.olioesalute.it.

sabato 1 dicembre 2012

L'opera al Nero: personale di Pasquale Nero Galante

Sarà inaugura oggi, sabato primo dicembre, alle ore 18.30 presso la sede di "Officina Solare", in Via Marconi, 2 a Termoli la personale di Pasquale Nero Galante dal titolo "L'opera al Nero". La mostra resterà aperta fino al 13 dicembre 2012. Si tratta della Terza mostra personale, in questo 2012, per Pasquale Nero Galante. Per la prima volta in Italia, la mostra ripercorrerà la vasta produzione dell'artista, dalla prima esposizione all’Accademia di Ungheria a Roma nel 1993 fino alle ultime sue personali a Roma, Istanbul ed Arezzo. 

Rinvenute navi romane nelle acque della Turchia


(Adnkronos) - Dai fondali delle coste di Elaiussa Sebaste, nella provincia turca di Mersi, sono stati rinvenuti, da un team di archeologi della Sapienza di Roma, i relitti di due imbarcazioni romane con i loro carichi di anfore e marmi. Nei quindici giorni di campagna, un'equipe di cinque subacquei, diretta da Eugenia Equini Schneider, ha localizzato dei giacimenti sommersi da collegare ai due relitti di navi, l'una di età imperiale romana e l'altra risalente al VI-VII secolo d.C. Durante la missione sono stati individuati e documentati numerosi reperti, in particolare le indagini hanno portato all'identificazione di una zona di 200 X 25/38 metri circa, ricca di manufatti in terracotta, litici, lignei e metallici.

mercoledì 28 novembre 2012

Recuperati reperti archeologici a Messina

Messina - Progetto «Atlantis 2012» - Recuperati anfora spagnola, lingotto e macina

Un team di subacquei alto-fondalisti ha effettuato il recupero di alcuni reperti archeologici giacenti in due siti sottomarini nello Stretto di Messina, in una batimetrica compresa tra i meno 95 e i meno 115 metri. La raccolta di campioni in situ è il secondo step della campagna di ricerca archeo-sub «Atlantis», che nell’estate del 2011 ha portato al ritrovamento di due relitti di epoca romana, il Messina 1 (meno 95 metri) e il Messina 2 (meno 115 metri), perfettamente integri, al largo di Capo Rasocolmo.
Il progetto, ideato da Oloturia Sub, Bimaris Edizioni e Aurora Trust in collaborazione con il Comune di Messinae la Soprintendenza del mare, consiste nella mappatura dei fondali dello Stretto: le indagini, eseguite attraverso strumentazione ad alta frequenza, verifiche Rov e survey diretti, si sono concentrate su un’area di 49 chilometri quadrati, dalla foce del torrente Annunziata fino alla fascia costiera prospiciente l’abitato di Villafranca, in una batimetrica compresa tra i 50 e i 150 metri.

Uno sguardo al passato: mostra di pittura di Lella Di Giglio



Nata a Molfetta, attualmente residente a Termoli, già insegnante di Disegno e Storia dell’Arte, Lella De Giglio  ha vissuto per vent'anni in Lussemburgo dove ha partecipato a mostre nazionali ed internazionali. Con questa mostra vuole omaggiare la città di Termoli, che la ospita, con una serie di acquerelli che vanno dalla fine dell‘800 agli inizi del ’900.


Molise in bottiglia. Vino e turismo verso l'enoteca regionale


A Favignana un tesoro archeologico: scoperte pitture di diecimila anni fa

Sull'isola un complesso di figure antropomorfe maschili dipinte nelle grotte egadine: «Attribuibili all’Eneolitico»


TRAPANI - Favignana scrigno di meraviglie archeologiche. Un complesso pittorico di figure antropomorfe maschili stilizzate e di alcuni animali in perfetto stato di conservazione, nonché altri segni pittorici ancora in fase di studio, sono stati rinvenuti dopo 10 mila anni, nelle grotte egadine dell'Ucciria e delle Stalattiti. Fautori della scoperta Francesco Torre, docente di geoarcheologia alla sezione trapanese di Archeologia Navale dell'Università di Bologna, il laureando Francesco Ernandez e Simona Torre, presidente dell'associazione di preistoria "Lucy". 

sabato 24 novembre 2012

Dall’ossidiana alle rotte tirreniche Percorsi nell’archeologia mediterranea

Foto Genova Città Digitale
di RAFFAELLA CECCONI

Una relazione dal titolo “I circuiti e le modalità di scambio dell’ossidiana sarda” può sembrare una cosa molto specialistica, di scarso interesse al di fuori della cerchia degli accademici. Poi si scopre che a partire dagli studi su aree e tecniche di estrazione dell’ossidiana nel Neolitico (da 6000 anni prima di Cristo) si riesce a ricostruire una quantità impressionante di informazioni: quali erano le rotte di spostamento delle popolazioni neolitiche, con che velocità si diffondevano tecniche e materiali, quali reti di scambio esistevano, quali professioni specializzate (come gli intagliatori di ossidiana), in che epoca si sono costituiti solidi circuiti commerciali, da quando possiamo parlare di consapevoli scambi culturali... insomma, si apre un mondo.

giovedì 22 novembre 2012

Iconografia storica e turismo culturale. Se ne discute a Termoli.


"Iconografia storica e turismo culturale. Esperienze e prospettive di sviluppo sostenibile per le città dell'Adriatico Meridionale" è il tema dell'incontro che si terrà domani presso l'Aula Adriatico dell'Università degli Studi del Molise a Termoli. Numerosi gli interventi previsti. L'interessante iniziativa rientra nella più ampia programmazione biennale concepita in seno al Protocollo d'Intesa che il Comune di Termoli e l'Università degli Studi del Molise hanno sottoscritto e che vede tra le attività principali la promozione dei servizi bibliotecari, la conoscenza del patrimonio bibliografico di Termoli, nonché la promozione culturale e turistica del territorio. In vista di un convegno internazionale dedicato alla città adriatica e attualmente in fase di organizzazione per l'anno 2013 a cura del Centro di Iconografia della città europea dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, l'incontro di Termoli mira ad una prima e propedeutica messa a punto di alcune delle principali tematiche riguardanti il ruolo delle fonti iconografiche, della letteratura di viaggio e degli strumenti di rappresentazione cartografica e multimediale nei processi di promozione turistico-culturale e nelle politiche di pianificazione urbanistica per lo sviluppo sostenibile dei borghi e delle città storiche dell'Adriatico Meridionale.

Zampogne, presepi e poesia nell'incontro alle falde del Matese

Vinchiaturo. “Zampogne, presepi, poesia e canti alle falde del Matese” è il titolo dell’incontro che si è tenuto domenica 18 novembre alle ore 10 nelle sale dell’hotel Residence “Le Cupolette” di Vinchiaturo, organizzato, curato e condotto dalla professoressa Rosalia Laura Ruggiero, presidente dell’ Associazione Culturale “Rose di Altilia” di Termoli e dal Gruppo Andrea Fornaro, che da anni collabora ed ospita l’attività artistico- culturale della prof.ssa Ruggiero in relazione anche alla Galleria di Arte Contemporanea “Colonnello Clemente Ruggiero”. L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di San Polo Matese e come partner d’eccezione Teresa De Rosa, Presidente della Banca del Tempo- Termoli “Generazioni in .......Tempo".

Tutankhamon in 3D




Pubblicato su Youtube da euronewsit in data 19/nov/2012


http://it.euronews.com/ Addio bianco e nero e immagini sgranate: per i 90 anni della sua scoperta, la scienza regala alla tomba di Tutankhamon un lifting destinato a sottrarla ai segni del tempo.

martedì 20 novembre 2012

La verità sepolta di Santorini

L'isola fu sventrata in parte da un'apocalittica eruzione del vulcano avvenuta intorno al 1627 a.C. (datazione stabilita da Manning, nel 2006, attraverso accurate analisi al C14 e dendrocronologiche) ed invasa successivamente quasi del tutto dal mare.

Alla scoperta di Ercolano con Ulisse


Dopo secoli dal suo seppellimento causato dal Vesuvio e dopo che su parte del territorio s'era installata la città moderna di Resìna, la riscoperta d'Ercolano avvenne in circostanze del tutto casuali, nel 1709, quando il duca d'Elboeuf, proprietario d'una Villa d'Elboeuf a Portici, seppe che un pozzo scavato nell'orto dei Frati Alcantarini s'era imbattuto in un antico edificio adorno di marmi: il teatro di Ercolano.

Tabula Peutingeriana - An Ancient Roman Road Map


Caricato da eIectrostatic su Youtube in data 24/giu/2011
The Tabula Peutingeriana (Peutinger Map) is the unique surviving copy of an old Roman map containing the Roman road network (an itinerarium). It was last revised sometimes in the 4th or early 5th century.

Importante scoperta archeologica italiana in Pakistan


Importante successo dell'archeologia italiana in Pakistan. E' stata scoperta una necropoli pre-Buddista nella zona di Udegram, nella valle dello Swat, nel nord-ovest del paese, risalente ad un periodo che va tra il 1.500 e il 500 a.C. Il ritrovamento del sito, avvenuto nell'ambito del programma “Act- Fieldschool” (Archeology, community, tourism), coordinato dalla missione archeologica italiana, diretta dal professor Luca Olivieri dell'IsIAO, ha visto la collaborazione del Dipartimento dei Beni culturali dell'Università di Padova, impegnato nello Swat (zona in cui l'Italia è presente fin dal 1954), alla ricerca delle tracce del passaggio delle truppe di Alessandro Magno durante la sua conquista dell'Asia e delle origini della lingua indoeuropea.

sabato 17 novembre 2012

Breve storia dell'arte italiana con Achille Pace

Fonte: Youtube per PanoramItalia

Apre a Napoli il Museo Orientale “Umberto Scerrato”


Un nuovo museo accademico ha aperto a Napoli il 13 novembre, parliamo del Museo Orientale. Tale museo, sito in via Chiatamone 61/62, è nato dall’idea di professori e studenti di raggruppare i reperti archeologici collezionati negli anni in un unico luogo di interesse. A dare vita al progetto è stata la storica Università L’Orientale, da sempre importante centro di studi sulle civiltà che ci sono attorno, ma soprattutto di quelle più lontane ed esotiche.

Scoperta una necropoli a Vindonissa


Un'antica necropoli romana è stata scoperta poco lontano dal sito archeologico di "Vindonissa", l'attuale Windisch (AG). I resti sono stati rinvenuti a fine ottobre da operai edili che lavorano a un cantiere alle pendici del Bruggerberg, una collina a ridosso della località argoviese: si tratta di frammenti di ossa e delle fondamenta di una costruzione.

mercoledì 14 novembre 2012

I bronzi di Riace


La Pompei mai vista nei depositi del Museo Archeologico di Napoli


La nave di Gela



Il ritrovamento della nave commerciale greca affondata a Gela all’inizio del V sec. a.C., testimonia la presenza di insediamenti greci nella Sicilia di 2.500 anni fa. Le parti in legno dello scafo sono rimaste appiattite sotto una zavorra di circa 20 tonnellate di pietre, probabilmente imbarcata al posto del carico per stabilizzare la nave. La tecnica costruttiva è estremamente interessante: tutte le parti dello scafo sono mantenute unite esclusivamente da legature incrociate di corde vegetali ed uno strato di resina era stato spalmato all'interno del fasciame. Dal relitto sono stati recuperati uno scandaglio di piombo, frammenti di stoviglie e tazze in ceramica decorata.

martedì 13 novembre 2012

Tutela del patrimonio culturale “La rivoluzione parte dalla Via Flaminia”

20 studenti provenienti dalle più importanti università italiane sperimentano tecniche innovative per la conservazione dei monumenti

Maya: il tempio della profezia


Il tempio di Comalcalco, in Messico, è considerato l'ultimo avamposto settentronale dei Maya, oltre quel luogo non si trovano più segni di questa antica civiltà. Ma soprattutto è celebre perché qui è stato trovato quello che potrebbe essere un secondo riferimento alla profezia maya sull'apocalisse nel dicembre del 2012. La scritta in questione, che si trova su un volto scolpito su un mattone, è stata portata in un istituto per essere studiata. Ma questo non è l'unico elemento che rende unico il sito archeologico di Comalcalco, nello stato di Tabasco.

sabato 10 novembre 2012

Archeologia dall'alto

                                 



Da un po' di tempo a questa parte gli archeologi possono utilizzare una tecnologia tutta "virtuale" per individuare ipotetici siti archeologici anche da migliaia di chilometri di distanza. Ecco come ...






Le playlist scientifiche sono su
http://www.rai.tv/dl/portale/html/palinsesti/science&technology.html

Fonte: Caricato da  in data 09/set/2011 su Youtube

Caltanissetta, recuperati in mare reperti del V secolo a.C.


Fonte: Adnkronos- Nuova scoperta archeologica nelle acque antistanti Gela, in provincia di Caltanissetta. Alcuni reperti di notevole valore scientifico, tra cui tre coppe ad orlo rientrante biansate risalenti al V secolo a.C. e frammenti di anfore della medesima epoca e di epoche più recenti, sono stati rinvenuti nello specchio d'acqua antistante contrada Bulala, a pochi chilometri ad est di Gela. Dopo la segnalazione di un subacqueo, infatti, i tecnici della Soprintendenza del Mare Stefano Zangara, Roberto Garufi ed Alessandro Urbano, coordinati dal soprintendente Sebastiano Tusa, hanno effettuato una vasta perlustrazione dell'area coadiuvati dai subacquei dell'Arma dei carabinieri.

venerdì 9 novembre 2012

Scoperta la più antica città europea in Bulgaria


Provadia-Solnitsata-01.jpgAveva un pozzo, un cimitero, palazzi a due piani e fosse rituali. Dietro le sue tre cinte murarie vivevano più di 300 persone, che si dedicavano ad artigianato, commercio e allevamento di bestiame. E' l'insediamento scoperto da un gruppo di archeologi dell'Istituto Nazionale di Archeologia Bulgaro nel sito di Provadia-Solnitsata, in Bulgaria: la datazione al carbonio colloca la vecchia città tra il 4700 e il 4200 a.C., rendendola quindi la più antica mai scoperta in Europa. La fondazione delle prime polis greche sarebbe avvenuta solo 1500 anni dopo. “Non stiamo parlando di città nel senso delle città-stato greche, o di quelle romane o medioevali - spiega Vasil Nikolov, uno dei ricercatori che stanno analizzando il sito bulgaro - ma di un insediamento con le caratteristiche che gli archeologi normalmente ritengono identificative di una città del 5000 a.C.”.

giovedì 8 novembre 2012

Trovato mammut nei dintorni di Parigi

мамонт
© Foto: Charles R. Knight, en.wikipedia.org

Incredibile scoperta in Francia, dove è stato riportato alla luce lo scheletro ben conservato di un mammut peloso (Mammuthus primigenius), uno dei più grandi mammiferi che vivevano sulla Terra,  in una cava lungo la riva del fiume Marna. Secondo le prime indiscrezioni, l'età del fossile è databile a 200mila anni fa. Il ritrovamento di Helmut (questo è il nome che gli scienziati hanno dato al mammut) è eccezionale. Si tratta del quarto ritrovamento di questo animale in Francia. L'ultimo era avvenuto oltre cento anni fa. 

Il Cairo: scoperta nuova statua del faraone Ramsete II


Archeologia: scoperta nuova statua del faraone Ramsete IILo rende noto l'AGI che riporta la straordinaria scoperta di una nuova statua del faraone Ramsete II, uno dei più significativi sovrani della storia dell'Egitto. Artefici del ritrovamento sono stati alcuni archeologi tedeschi che hanno scoperto a Tal Basta, in Sharqiya, la statua alta due metri e mezzo che mostra il faraone seduto fra le divinità di Nastit e Atum, in base a quanto riportato dall'Egypt Independent. Bastit, una divinità adorata a Tal Basta,è rappresentato in forma di un gatto mentre Atum, parola che nella lingua dei faraoni vuol dire 'perfetto', era creduta come divinità dell'antico Egitto che aveva creato se stessa. Adel Hussein, direttore del ministero delle Antichità del Basso Egitto, ha dichiarato che le profonde iscrizioni con il nome del re sono state trovate sul retro della statua. Ramsete II ha regnato in Egitto fra il 1304 e il 1237 avanti Cristo.

martedì 6 novembre 2012

Dalle mura aragonesi a Capodimonte con l'Associazione Celanapoli

SABATO 10 NOVEMBRE ORE 10,00 - DALLE MURA ARAGONESI A CAPODIMONTE

GIARDINO DI BABUK, MOIARIELLO, TORRE DEL PALASCIANO

Un’articolata e insolita proposta, una “risalita” attraverso vicoli impregnati di arte, cultura, natura, che raggiunge la sommità di Capodimonte.

domenica 4 novembre 2012

Una pagina di storia sommersa in località “Aspro”, nel mare di Termoli

di Lucia Checchia
Quando si parla di Termoli, un piccolo centro molisano che si affaccia sul Mare Adriatico, ci si accorge di quanto sia difficile ripercorrerne a ritroso la storia, partendo dalle sue origini, a causa della totale mancanza di documenti scritti. Il bisogno di conoscere le proprie origini è sempre stato insito nell’uomo sin dagli albori della civiltà e lo è ancor di più oggi, nell’era della globalizzazione. Le risultanze archeologiche e le tradizioni orali canalizzano sempre più l’attenzione degli studiosi locali e no, verso i fondali marini. Tante e varie sono le “voci” che si susseguono circa la presenza di un sito subacqueo di rilevanza archeologica in località “Aspro”, ovvero nel tratto di mare compreso tra la Torre del Sinarca e il rudere di quella di Petacciato, con una estensione verso il largo di circa un miglio. I primi studi compiuti in loco risalgono al 1975 quando l’arch. Luigi Marino, docente di Architettura presso l’Università di Firenze, avviò una ricerca nell’ambito delle attività predisposte dall’Istituto di Restauro dei Monumenti. Gli esiti permisero di localizzare due grosse “macchie” sottocosta, di forma pressappoco triangolare, separate da un “canale” e due barriere parallele alla riva.

venerdì 2 novembre 2012

Roma, Soprintendenza archeologica: rilevanti i ritrovamenti in via Tiburtina


Roma, 2 nov. (Adnkronos) - Sono di "grande rilevanza" i ritrovamenti archeologici sul tracciato dell'antica via Tiburtina, nell'area dei lavori per la costruzione della rete fognaria, ed e' in corso di valutazione "proprio in questi giorni la possibilita' di contemperare le differenti ed antitetiche esigenze emerse". Lo afferma, in una nota la Soprintendente per i beni archeologici di Roma, Mariarosaria Barbera. "Si tratta di lavori dell' Appalto Integrato relativo alla Progettazione esecutiva per la costruzione della rete fognaria di Via Tiburtina-Sdo (da Via Portonaccio a Via di Casal Bruciato), per i quali sin dall'ottobre 2007 si e' richiesta l'esecuzione di accertamenti archeologici ai sensi della Legge sull' Archeologia Preventiva. Le indagini archeologiche preliminari, condivise -sottolinea Barbera- nei tempi e nelle modalita' dall'Amministrazione Comunale, che ha bandito le gare archeologiche ed elaborato il cronoprogramma dei lavori, che tra il 2011 e inizio del 2012 sono consistiti in carotaggi e la tomografia, che hanno fornito risultati parziali sulla presenza di resti archeologici". 

Riserva della Gola del Furlo e Centro Studi Vitruviani: connubio perfetto di archeologia


Entro l’estate importante operazione di recupero e valorizzazione della consolare Flaminia
Nella foto Bartoli
Nella foto Pierre Gros e Howard Burns
Fano (Pesaro e Urbino, Marche), 2 novembre 2012- Ha già segnato un importante risultato: il recupero della “Galleria Piccola del Furlo” uno dei gioielli storici e archeologici del territorio provinciale ma la collaborazione tra il Centro Studi Vitruviani e la Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo non si ferma. In occasione del “III Symposium di Studi Vitruviani” che si svolgerà a Fano, Cagli e Fossombrone dall’8 all’11 novembre, organizzato dal Centro Studi Vitruviani è infatti in programma un workshop riservato a 20 studenti delle università italiane che si svolgerà nei luoghi della Riserva. “I giovani ricercatori -spiega Maurizio Bartoli, responsabile della Riserva- saranno ospitati dall’Ente in uno dei luoghi più suggestivi e interessanti, dal punto di vista archeologico, della provincia. Avranno inoltre il nostro supporto logistico: l’Ente fornirà le attrezzature, una sala riunioni, collegamenti internet e organizzerà i trasferimenti dei ricercatori”. La sessione di ricerche e studi che sarà effettuata dal 9 all’11 novembre, prevede dei rilievi nel complesso archeologico di San Vincenzo al Furlo, nella galleria di Vespasiano e nella galleria Piccola, alla Gola del Furlo in provincia di Pesaro e Urbino. “Ci aspettiamo che il workshop fornisca delle indicazioni utili -precisa Bartoli- per la valorizzazione di altri siti d’interesse storico presenti all’interno della Riserva. Il nostro obiettivo è, infatti, proseguire nel recupero dell’intera area archeologica della Galleria Piccola attraverso il ripristino del collegamento originario che si otterrà aprendo un varco all’interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie costruita sull’antica consolare Flaminia.

lunedì 29 ottobre 2012

Terremoto a San Giuliano di Puglia: 31 ottobre 2002 - 31 ottobre 2012. Per non dimenticare.

Dieci anni per ricostruire la speranza


"Siamo angeli con un'ala sola. Possiamo volare solo restando abbracciati" (L. De Crescenzo)

Il 27 ottobre 2012 il palazzetto dello sport di San Giuliano di Puglia ha ospitato la prima di cinque giornate dedicate al decennale del terremoto che il 31 ottobre 2002 colpì il Molise provocando il crollo della scuola elementare "Francesco Jovine" di San Giuliano causando la morte di 27 bambini e di una maestra. Da quel fatidico giorno sono trascorsi dieci anni e ora c'è bisogno di ricostruire la speranza. Ad inaugurare la giornata, interamente dedicata alla musica con l'esibizione di cori ed orchestre delle scuole materne, elementari e medie provenienti da ogni parte del Molise,  ci ha pensato il cantautore Giuseppe Povia che ha cantato, tra le altre, "i bambini fanno ooh" canzone che lo ha reso famoso e che ha dato il titolo all'evento. "La musica ha due lati" - ha sottolineato Povia - "uno è quello in cui vai in giro a fare concerti, l'altro è quello solidale, grazie al quale riesci a portare un messaggio di speranza o di sensibilizzazione.

domenica 28 ottobre 2012

Rapporto tra archeologia e società. Se ne parla a Firenze nel primo congresso nazionale di archeologia pubblica

Come far rendere il nostro patrimonio…archeologico                                

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Lunedì 29 e martedì 30 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo Vecchio a Firenze, si svolgerà il 1° Congresso Nazionale di Archeologia Pubblica. Organizzato dall’Università di Firenze, Cattedra di Archeologia Medievale, e dal Comune di Firenze, il congresso rappresenta la prima occasione di incontro e discussione scientifica in Italia, sul rapporto tra archeologia e società. Nato dalla necessità di ottimizzare al meglio l’immenso patrimonio artistico-archeologico nazionale, come sicuro veicolo di sviluppo non solo economico, l’appuntamento intende offrire un solido punto di riferimento per Comuni, Regioni ed istituzioni pubbliche sulle potenzialità di questo settore. Il dibattito, che negli ultimi anni ha coinvolto svariati soggetti pubblici e privati sulla necessità di “mettere in produzione” l’immenso patrimonio culturale italiano, fino ad oggi non è infatti andato oltre le dichiarazioni programmatiche. In questo contesto, dove emergono evidenti limiti del nostro sistema sulle capacità di management e competenze progettuali nella gestione dei beni archeologici, si inserisce il primo Congresso Nazionale di Archeologia Pubblica.

venerdì 26 ottobre 2012

Letture a corte. Prosa e poesia nei castelli molisani

Una serata di poesia e prosa che si preannuncia di notevole interesse si avrà sabato 3 novembre, alle 16.30, a Civitacampomarano, Salone del Castello Angioino. L’evento è organizzato dalle riviste “Il Foglio volante - La Flugfolio” e “Altri Itinerari” e l’Associazione “Le Nuvole”, con il patrocinio del Comune di Civitacampomarano e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Proporranno propri testi i poeti e scrittori: Amerigo Iannacone, Giuseppe Napolitano, Angelo Cocozza, Umberto Cerio, Antonio Crecchia, Antonella Sozio, Albino Fattore, Michele Fascino, Debora Vernieri, Giovanni Petta, Antonio Mucciaccio, Virginia Macchiaroli. Voci narranti Ida Di Ianni e Maria Pia De Martino, introduzione del Sindaco di Civitacampomarano Paolo Manuele. L’ingresso è libero. 
È questo il primo di una serie di incontri (“Letture a corte - Prosa e poesia nei castelli molisani”) che approssimativamente avranno luogo con una cadenza mensile e si terranno tutti in castelli molisani (Cerro al Volturno, Venafro, Monteroduni, Macchia d’Isernia, Pescolanciano, Campobasso, Termoli, Macchiagodena, Gambatesa, Fornelli, Torella del Sannio, Tufara, Vastogirardi), secondo un calendario ancora da definire.


Accademici da tutto il mondo a Fano per il “III Symposium di Studi Vitruviani”


Dall’8 all’11 novembre il Centro Studi Vitruviani richiama a Fano accademici e ricercatori per scoprire il fascino e l’attualità delle opere classiche legate a Vitruvio
Nella foto da sinistra: Maria Antonia Cucuzza, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Fano; Davide Rossi, vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Pesaro e Urbino; Alberto Berardi, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano; Luciano Filippo Bracci, presidente Centro Studi Vitruviani; Paolo Clini, coordinatore scientifico Centro Studi Vitruviani.


Fano (Pesaro e Urbino, Marche) - Quattro giorni dedicati alla cultura classica e all’architettura e ingegneria trattata da Marco Vitruvio Pollione nel suo De Architectura opera letteraria enciclopedica redatta tra il 35 e il 25 a . C.. Il Centro Studi Vitruviani di Fano (Pesaro e Urbino, Marche), chiama a raccolta i massimi accademici internazionali per il “III Symposium di Studi Vitruviani” in programma da giovedì 8 a domenica 11 novembre 2012. “Con il III convegno -commenta Paolo Clini, coordinatore scientifico del Centro Studi Vitruviani- cercheremo di analizzare il rapporto tra la “norma del costruire antico” di Vitruvio e le effettive realizzazioni della stessa. A Fano saranno quindi presenti relatori internazionali che hanno approfondito questo tema: il perché a Roma non si costruiva come Vitruvio insegnava. Ci saranno anche riferimenti al territorio locale, ad esempio alla Basilica di Fano. Nonostante non siano ancora stati ritrovati dei reperti, rimane l’esempio più rappresentativo di edificio costruito sulle norme vitruviane”. “Con questo evento -conferma Luciano Filippo Bracci, presidente Centro Studi Vitruviani- vogliamo evidenziare il significativo legame che la città di Fano ha con Vitruvio, a partire dalla basilica descritta nella sua opera”.

Palazzo Reale di Milano ospita la mostra "Costantino 313 d.C."

Sarà visitabile fino al 17 marzo 2013, a Palazzo Reale di Milano, la mostra celebrativa dell'anniversario dell'emanazione dell'Editto di Costantino a Milano nel 313 d.C.. Progettata e ideata dal Museo Diocesano di Milano e curata da Gemma Sena Chiesa e Paolo Biscottini, la mostra celebra il XVII centenario dell’emanazione dell'editto di Milano da parte dei due Augusti, Costantino e Licinio. Le sei sezioni del percorso espositivo illustrano l’aspetto di Mediolanum, sede imperiale, nel IV secolo d.C, la trasformazione dell’Impero operata da Costantino, dalle ultime persecuzioni alla sua scelta di rendere lecito il cristianesimo, sotto il segno del Chrismon, e la diffusione del simbolo, formato dall’incrocio delle due lettere iniziali del nome di Cristo (Xi e Rho), raffigurato su monete e su oggetti preziosi e d’uso comune in tutto l’Impero. Segue una sezione dedicata alle testimonianze figurative pagane di età costantiniana che documentano il clima di tolleranza culturale voluto dall’imperatore. Con particolare attenzione vengono raccontati i principali protagonisti del mondo di Costantino:

Fano “Centro di Cultura”, parola di Salvatore Settis


Lo storico, archeologo e giurista italiano, Salvatore Settis, presidente del comitato scientifico del Centro Studi Vitruviani annuncia il “III Symposium” di Studi dedicati a Vitruvio


Fano - “Continuare a esplorare i temi legati a Vitruvio, ma anche allargare lo sguardo, con una speciale attenzione a temi di attualità”. C’è tutto l’impegno e la passione di Salvatore Settis _ luminare riconosciuto a livello mondiale per la sua attività svolta nelle più prestigiose cattedre universitarie, tra cui la Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui è stato direttore dal 1999 al…. dove oggi insegna Storia dell’arte e dell’archeologia classica _ nel programma del “III Symposium di Studi Vitruviani” che si svolgerà a Fano, Cagli e Fossombrone (Pesaro e Urbino, Marche) dall’8 all’11 novembre. Settis è, infatti, dall’anno della sua fondazione, nel 2010, il presidente del comitato scientifico del Centro Studi Vitruviani di Fano. Una scelta fatta per sostenere le “buone e concrete intenzioni di una città piccola, ma importante, come Fano” e del coordinatore scientifico del Centro Studi, Paolo Clini, che ha sottolineato la volontà del Centro di “dare sostegno alla ricerca di giovani studiosi italiani”.

giovedì 25 ottobre 2012

Mille anfore romane negli abissi di Porto Venere

Il tesoro scoperto da robot Plutopalla di Guido Gai

(ANSA) - LA SPEZIA, 24 OTT- Un tesoro di mille anfore negli abissi a poca distanza da Porto Venere e' stato svelato a Porto Venere. Per la prima volta sono stati proiettati in pubblico i filmati del ritrovamento del relitto della nave romana scoperta a 17 miglia a sud dell'isola del Tino dal robot sottomarino 'Pluto Palla' dell'archeologo subacqueo Guido Gai. Su un fondale di 400 metri, il tesoro: una distesa di anfore in terracotta, testimonianza dei traffici navali risalenti al IV-III secolo avanti Cristo.
"Si tratta di anfore

mercoledì 24 ottobre 2012

Dalle mura aragonesi a Capodimonte con Celanapoli


DOMENICA 28 ottobre  ore 10,00 - DALLE MURA ARAGONESI A CAPODIMONTE

GIARDINO DI BABUK, MOIARIELLO, TORRE DEL PALASCIANO

Un’articolata e insolita proposta, una “risalita” attraverso vicoli impregnati di arte, cultura, natura, che raggiunge la sommità di Capodimonte. Un affascinante percorso presentato da Carlo Leggieri fondatore di Celanapoli alla scoperta di angoli insoliti e cavità segrete. All’esterno della murazione aragonese, l’incantevole contesto del delizioso giardino letterario di Babuk, cela un articolato complesso di cavità incardinato nell’intorno di una maestosa cava prova della frenetica attività estrattiva legata all’espansione della città verso Nord. Il volume, rifunzionalizzato a cisterna d’acqua, capace di circa 700.000 litri, è divenuto, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, un sicuro rifugio antiaereo. Interessanti le tracce di una serie di segni, probabilmente a valenza esoterica, di incerta datazione e dubbia finalità. Un contesto, eloquente testimonianza di quello straordinario palinsesto che è il sottosuolo di Napoli, autentico segno dell’avvicendarsi della storia. La denominazione dell’ipogeo e del giardino rimanda al nome orientale di Babuk un gatto del professor Gennaro Oliviero docente alla Federico II e presidente dell’associazione Amici di Marcel Proust. Qualche anno fa, il professore acquistò il giardino ubicato in un palazzo eretto sul finire del XVI secolo dalla famiglia Caracciolo del Sole, a due passi dalla cappella di San Giovanni a Carbonara. Le condizioni in cui il professore rilevò il giardino erano disastrose, ma la sua tenacia e passione lo hanno trasformato in un angolo magico adornato di fiori e fontane. Risaliremo la Montagnola, altura denominata anticamente “dei ceraiuoli”, in quanto area di lavorazione delle candele. Giungeremo quindi al Moiariello, area capace di regalare scorci di incomparabile suggestione con scorci su panorami inattesi. In sommità la Torre del Palasciano, un cameo d’architettura ottocentesca dove il piacere dell’abitare un luogo è sostanziato da scelte di sapiente sensibilità che esaltano la beatitudine del paesaggio circostante.

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Colonie romane e infrastrutture. Se ne discute a Senigallia.


Prende il via giovedì 25 ottobre 2012 la rassegna "Colonie romane e infrastrutture", un ciclo di lezioni organizzate dall'Amministrazione Comunale di Senigallia in collaborazione con la Direzione Regionale e Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, il Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna, Italia Nostra e Archeoclub d'Italia.

Quattro gli incontri in programma alla Sala Conferenze della Biblioteca Comunale Antonelliana alle ore 17,30.

Una missione archeologica italiana svela il mondo assiro



Duecentotrentanove siti archeologici, cinque acquedotti, una grande necropoli e diversi bassorilievi rupestri sono tornati alla luce fra la valle del Tigri e il Monte Maqloub nell'Iraq settentrionale, cuore dell'antico impero Assiro che dominava la Mesopotamia nel I millennio a.C. Tutto ciò è stato possibile grazie alla missione archeologica portata avanti dall'Università di Udine, rientrante nel Progetto Archeologico regionale Terra di Ninive. "Tali scoperte", spiega Daniele Morandi Bonacossi (professore di Archeologia del Vicino Oriente antico), "sono riuscite, tra l'altro, a documentare la struttura geoarcheologica e topografica del sistema idraulico utilizzato dagli Assiri per portare l'acqua a Ninive e irrigare l'entroterra; sistema realizzato tra l'VIII e il VII sec. a.C. ".


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Approfondimenti

martedì 23 ottobre 2012

Tra mito e storia. Immagini e suggestioni dalla pittura vascolare greca. Se ne parlerà a Campobasso

Alla scoperta delle meraviglie dell’Abruzzo sotterraneo con GuglielmoDi Camillo

Visto l’interesse, anche archeologico, che il mondo sotterraneo abruzzese suscita, l’Archeoclub di Pescara ha deciso di organizzare un corso di introduzione alla speleoarcheologia. Le prenotazioni vanno fatte presso la Sede Archeoclub, in P.zza Garibaldi, 41/1 a Pescara nei seguenti orari: lunedì, mercoledì , giovedì : h 10-13; martedì e venerdì: h 17,30 – 20. per informazioni tel. 085/53306 o 329/9860782, e-mail info@archeoclubpescara.org.

Il corso si svolgerà se vi sarà un numero minimo di 7 iscritti.
CORSO DI SPELEOARCHEOLOGIA
Il corso sarà tenuto da Guglielmo Di Camillo, istruttore speleologo del CAI e presidente ASD Natura d'Abruzzo. Le lezioni si svolgeranno tutti i sabato e domenica del mese di Novembre e saranno suddivise in lezioni teoriche da svolgersi presso la nostra sede il sabato dalle 16.00 alle 18.00 e lezioni pratiche nell'intera giornata della domenica.
PROGRAMMA:
Sabato 03- Introduzione alla speleo archeologia e materiali;
Domenica 04- Palestra di roccia
Sabato 10- Cavità artificiali 1;
Domenica 11- Esplorazione in grotta a frequentazione antropica;
Sabato 17- Cavità artificiali 2 e grotte frequentate dall'uomo;
Domenica 18- Escursione all'emissario del Fucino;
Sabato 24- I pericoli dell'attività e prevenzione incidenti;
Domenica 25- Escursione all'acquedotto romano di Raiano.

domenica 21 ottobre 2012

La Cultura dà lavoro: l’esempio del Centro Studi Vitruviani

Quattro dottorandi e due borsiste impegnati nelle ricerche su Vitruvio e la sua Basilica



Fano (Pesaro e Urbino, Marche), 20 ottobre 2012- Sono giovani, pieni d’iniziativa, appassionati di cultura, storia e Vitruvio, i quattro dottorandi, le due borsiste e la giovane ingegnere che, ogni giorno, svolgono studi, indagini e ricerche per il Centro Studi Vitruviani. Massimo Gasparini (archeologo, di Fano), Caterina del Bianco (architetto, di Fano), Daniela Amadei (laureata in Ingegneria edile-architettura, di Fano),Alessandra Boldrini (laureata in conservazione dei beni culturali, di Fano), Lucia Paoloni (laureata in conservazione dei beni culturali, di Fermignano), Marco Proietti, (architetto, di Roma), Elena Camerini (volontaria laureata in ingegneria, di Fano). Questi i nomi dei giovani di cui l’associazione Centro Studi Vitruviani, nata nel 2010 e dedicata allo studio e alla divulgazione dell’opera di Marco Vitruvio Pollione, si è arricchita grazie al finanziamento dei dottorati di ricerca da svolgersi sul territorio di FanoAteneo e delle borse di studio della Provincia di Pesaro e Urbino.