martedì 13 novembre 2012

Tutela del patrimonio culturale “La rivoluzione parte dalla Via Flaminia”

20 studenti provenienti dalle più importanti università italiane sperimentano tecniche innovative per la conservazione dei monumenti











Da Cagli parte la “rivoluzione” sulle metodologie per il rilievo, la rappresentazione e la comunicazione dell’archeologia. E’ quanto è stato confermato domenica 11 novembre, durante l’incontro conclusivo al workshop a cui hanno partecipato 20 studenti provenienti da tutta Italia e previsto nell’ambito del “III Symposium di Studi Vitruviani” organizzato dal Centro Studi Vitruviani di Fano. In due giornate, i giovani studenti, dottorandi, dottori di ricerca, hanno realizzato dei rilevamenti nel territorio della Riserva Statale della Gola del Furlo utilizzando macchinari innovativi e tecniche low cost. “Un lavoro importante –conferma Paolo Clini, coordinatore scientifico del Centro Studi Vitruviani-, sia per la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio, sia come risposta alle emergenti necessità di tecniche a basso costo di interventi”. Le due giornate, promosse dall’Università Politecnica delle Marche di Ancona, Facoltà di Ingegneria, Dicea, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Architettura, si sono suddivise in una fase di insegnamento e in una di rilevamento ed elaborazione dati. “Quella a cui stiamo assistendo qui a Cagli -ha detto il professor Bruno Zanardi, Docente dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, tra i più importanti restauratori d’Italia, ieri presente all’incontro- è una vera rivoluzione che darà un importante contributo alla tutela del patrimonio culturale”. Le mappature tridimensionali, suggestive e incredibilmente realizzate in soli due giorni dai ragazzi su alcuni monumenti e manufatti, potrebbero infatti andare a sostituire le schede di catalogo delle sovrintendenze. “Il Centro Studi Vitruviani -ha concluso Clini- si è dimostrato, come previsto dai suoi obiettivi fondanti, un vero laboratorio di idee e di sperimentazione. L’obiettivo legato alla formazione è stato raggiunto”. Soddisfatto anche il vicepresidente della Provincia e assessore alla Cultura Davide Rossi: “Il Centro Studi Vitruviani si è dimostrata una vetrina d’eccellenza del territorio provinciale e ha sottolineato che puntare sulla cultura è una strategia vincente per uscire dalla crisi”. “ La Via Flaminia -ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Cagli Alberto Mazzacchera, che ha introdotto i lavori- con il Centro Studi Vitruviani, è tornata a essere una strada pulsante sia per la sua stessa conoscenza, sia per il futuro sviluppo economico del territorio che la comprende”. A sottolineare la riuscita del “III Symposium di Studi Vitruviani” è stato il presidente del Centro Studi Vitruviani, Luciano Filippo Bracci: “In quattro giorni siamo riusciti a richiamare a Fano i massimi studiosi di Vitruvio e della Classicità, presentare una mostra che traccia la storia e l’importanza del secondo complesso archeologico d’Italia, la Via Flaminia , organizzare un incontro per parlare di tutela del patrimonio e realizzare dei rilevamenti con importanti risultati per la catalogazione e conservazione di monumenti e opere storico-artistici. Non potremmo essere più soddisfatti degli spunti preziosi nati durante l’evento e che cercheremo di approfondire con l’edizione 2013” .

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