venerdì 2 novembre 2012

Roma, Soprintendenza archeologica: rilevanti i ritrovamenti in via Tiburtina


Roma, 2 nov. (Adnkronos) - Sono di "grande rilevanza" i ritrovamenti archeologici sul tracciato dell'antica via Tiburtina, nell'area dei lavori per la costruzione della rete fognaria, ed e' in corso di valutazione "proprio in questi giorni la possibilita' di contemperare le differenti ed antitetiche esigenze emerse". Lo afferma, in una nota la Soprintendente per i beni archeologici di Roma, Mariarosaria Barbera. "Si tratta di lavori dell' Appalto Integrato relativo alla Progettazione esecutiva per la costruzione della rete fognaria di Via Tiburtina-Sdo (da Via Portonaccio a Via di Casal Bruciato), per i quali sin dall'ottobre 2007 si e' richiesta l'esecuzione di accertamenti archeologici ai sensi della Legge sull' Archeologia Preventiva. Le indagini archeologiche preliminari, condivise -sottolinea Barbera- nei tempi e nelle modalita' dall'Amministrazione Comunale, che ha bandito le gare archeologiche ed elaborato il cronoprogramma dei lavori, che tra il 2011 e inizio del 2012 sono consistiti in carotaggi e la tomografia, che hanno fornito risultati parziali sulla presenza di resti archeologici". "Dal 9 agosto le indagini sono proseguite con gli scavi archeologici condotti nella corsia centrale di Via Tiburtina, in corrispondenza del previsto sedime della fogna, individuando per circa 150 metri e ad una profondita' media di metri 2,50 un complesso archeologico -aggiunge Barbera- di grande rilevanza: la sede della Via Tiburtina antica, fiancheggiata da numerosi ambienti, riferibili a mausolei, ad una probabile mansio (stazione di posta e cambio cavalli) e ad altre poderose strutture da definire". "La notevole rilevanza dei ritrovamenti risiede, oltreche' nella loro intrinseca natura, nel fatto che questo complesso costituisce una delle poche testimonianze residue dell' antica via Tiburtina, tratto questo -ricorda Barbera- in precedenza poco noto in quanto localizzato internamente ad un settore della citta' ormai completamente urbanizzato". "A fronte di tutto cio' la Soprintendenza speciale per i beni archeologici, consapevole del rilevante interesse pubblico dell'opera, avendone verificato l'interferenza con i resti archeologici rimessi in luce e preso atto delle recenti comunicazioni (ottobre 2012) dell'Amministrazione Comunale sull'impossibilita' di varianti tecniche al progetto, sia planimetriche che altimetriche, sta valutando proprio in questi giorni -chiarisce Barbera- la possibilita' di contemperare le differenti ed antitetiche esigenze emerse". "Pertanto questa Soprintendenza assicura, come gia' anticipato nel sopralluogo del 26 ottobre, che avviera' con la massima urgenza l'iter che consenta il rispetto degli obblighi connessi alla conoscenza e documentazione del complesso archeologico rinvenuto, secondo le previsioni della legge nazionale di tutela (DLgs 42/2004, cd. Codice BB.CC. )", conclude Barbera.
Fonte: ADNKronos


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