lunedì 27 febbraio 2012

Pompei: crollo nell'atrio della Venere in Conghiglia



"C'è stato un nuovo crollo oggi a Pompei che riguarda un intonaco colorato di rosso nell'atrio della Venere in Conchiglia". Lo denuncia la senatrice del Pdl, Diana De Feo, componente la commissione Cultura di Palazzo Madama, che annuncia un'interrogazione parlamentare al ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi. La Soprintendenza archeologica, precisa che si è staccato un pezzo di intonaco, cosiddetto 'di preparazione', con tracce di colore rosso nell'atrio della Venere in Conchiglia. Il crollo riguarda una parte di circa 1 metro e 50.

"Non c'e' un minuto da perdere, la situazione è drammatica". Nei giorni scorsi l'architetto Antonio Irlando, responsabile dell'Osservatorio patrimonio culturale, aveva lanciato un'allarme dicendo che il sito archeologico di Pompei è a rischio, e che "per un crollo reso noto ce ne sono altri nove di cui non si viene a sapere". Irlando cita alcuni casi: "La Casa del Menandro, poco lontana dai teatri, e' stata chiusa per anni e sono stati fatti restauri importanti. Oggi e' aperta, ma alcune pitture sono molto compromesse dall'umidità e i mosaici non godono di buona salute, e parliamo di un intervento di restauro concluso non più di 8 anni fa". Poi "la Casa del Fauno, aperta al pubblico, con gli intonaci che possono crollare sulla testa dei visitatori". Situazioni che, sottolinea, "sono sotto gli occhi di tutti, anche nei posti più frequentati".

Tutto questo a circa un anno e mezzo dal crollo dell'Armeria del Gladiatore, avvenimento che mise in moto le istituzioni alla ricerca di una soluzione per la piu' grande area archeologica d'Europa, e a pochi mesi dall'annuncio di fondi per 105 milioni di euro da parte del commissario europeo Johannes Hahn. "In attesa che arrivino però - sottolinea il presidente dell'Osservatorio patrimonio culturale - nulla sta avvenendo. Non è stato ancora reso noto nel dettaglio il programma che detterà gli interventi, e come questi saranno svolti".


Archeologia: reperti età neolitica scoperti ad Albenga


ALBENGA (SAVONA) - Interessanti reperti archeologici, risalenti all'eta neolitica, sono stati scoperti nell'area residenziale della frazione villanovese di Coasco (Albenga) durante alcune operazioni di scavo. I sondaggi - eseguiti dai tecnici del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali - sono partiti a fine dicembre 2011, per proseguire in tutto il mese di gennaio 2012. In dettaglio sono stati trovati diversi resti di coccio risalenti all'eta' neolitica appartenenti ad un villaggio, a testimonianza che la piccola frazione del paese fortificato della Val Lerrone fosse gia' abitata migliaia di anni fa. (ANSA).

Cesenatico: I Convegno Nazionale di Archeologia, Storia e Etnologia Navale

Convegno archeologia CesenaticoCesenatico - Torna a Cesenatico il prossimo 13-14 aprile il Convegno Nazionale di Archeologia, Storia ed Etnologia Navale, promosso e organizzato dall’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale (ISTIAEN) insieme al Museo della Marineria di Cesenatico - dove si terrà il convegno - con la collaborazione di Gesturist Cesenatico S.p.A. È la seconda edizione di questo appuntamento di notevole rilievo, che si tenne la prima volta sempre a Cesenatico nel 2008. Archeologia, storia, etnologia navale: argomenti nei quali l’Italia negli ultimi anni ha prodotto importanti ritrovamenti, studi ed esperienze, che ora hanno bisogno di una occasione autorevole di comunicazione e di scambio ad alto livello scientifico, e insieme di divulgazione anche al grande pubblico e alla stampa di questi risultati. La prima giornata del convegno, quella di venerdì 13 aprile, sarà dedicata al mattino all’archeologia e al pomeriggio alla storia navale: entrambe le sessioni avranno la finalità di aggiornare il campo dei ritrovamenti archeologici e degli studi storici in campo marittimo. Una sessione speciale sarà dedicata alle monossili, cioè alle piroghe, imbarcazioni tra le più antiche e interessanti per gli archeologi. Tra i relatori - i cui nomi e titolo della relazione sono presenti nell’allegato programma di lavoro - sono presenti i principali e più accreditati studiosi che operano all’interno di Università, Soprintendenze, Musei, Enti. Il convegno intende evidenziare con particolare accento la grande quantità e qualità del patrimonio marittimo e fluviale che possiede l’Italia: un patrimonio non solo materiale e “tangibile”, come nel caso delle barche storiche e tradizionali, i musei, i siti e i reperti archeologici, ma anche “intangibile”, fatto di storie, memorie, tradizioni che - come è apparso evidente anche nelle recenti celebrazioni per i 150 anni di Unità - costituisce una parte non trascurabile della storia nazionale. È questo, tuttavia, un patrimonio culturale spesso dimenticato e poco valorizzato, e per questo, proprio alle esperienze più varie e interessanti di salvaguardia e valorizzazione della cultura marittima italiana è dedicata la giornata di sabato 14 aprile, con il titolo “Per la salvezza del patrimonio marittimo italiano”, che vedrà la partecipazione di musei, studiosi, associazioni, enti che hanno realizzato azioni interessanti in questo campo.


sabato 25 febbraio 2012

Archeologia: individuato tratto Cloaca Massima che risalirebbe ai re Tarquini

ROMA - L'archeologa della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, Elisabetta Bianchi, nel corso dei suoi studi sulla Cloaca Maxima condotti insieme allo speleologo urbano Luca Antognoli dell'associazione Roma Sotterranea, pensa di aver individuato un tratto di muratura che risalirebbe addirittura all'epoca dei re Tarquini, alla fine del VI secolo a.C. La datazione si riferisce ad un muro di circa 20 m. che corre al di sotto del fianco meridionale della Basilica Giulia.


''E' evidente che la notizia se confermata - sottolinea il sovrintendente Umberto Broccoli - dimostrerebbe come si possano fare grandi scoperte senza scavare, ma solamente rileggendo con capacità analitica e attenzione ciò che ci arriva dal passato''.

Archeologia: ultima ipotesi su fine dei Maya, colpa della siccità

(AGI) - LONDRA - Una moderata siccità fu sufficiente a far scomparire i Maya, estintisi intorno al X secolo dopo aver dato vita ad un'affascinante civilità nella penisola dello Yucatan, ora parte del Messico. E' la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori messicani e britannici che sfaterebbe i risultati di precedenti studi, secondo cui il crollo dei Maya fu dovuto a ripetuti e catastrofici periodi di siccità. La ricerca - condotta congiuntamente da un team di scienziati del Centro dello Yucatan per la ricerca scientifica e dell'Università inglese di Southampton - è stato pubblicata sulla rivista Science, come riferisce la Bbc. Gli esperti hanno usato dei modelli avanzati per calcolare le piogge e i tassi di evaporazione tra l'800 e il 950 d.C., periodo in cui la civilità dei Maya conobbe il suo declino. Secondo lo studio, una riduzione delle precipitazioni nello Yucatan compresa tra il 25 e il 40 per cento fu sufficiente a provocare gravi carenze d'acqua, con conseguenze devastanti per i Maya. "Le riduzioni annuali delle precipitazioni oscillano tra il 25 e il 40 cento ma furono abbastanza per far sì che l'evaporazione superasse le piogge e l'acqua a disposizione si riducesse rapidamente", ha spiegato Eelco Rohling dell'ateneo di Southampton. Il fenomeno, avvertono gli scienziati, potrebbe ripetersi anche in futuro. "Ci sono delle differenze ma l'insegnamento è chiaro: ciò che appare come una modesta riduzione dell'acqua disponibile può in realtà provocare problemi importanti e durevoli", ha sottolineato il professor Martin Medina-Elizalde. "Il problema non è solo della penisola dello Yucatan ma può riguardare tutte le regioni in cui vi è un alto tasso di evaporazione", ha aggiunto.

Mibac - Festa della Donna 2012: luoghi della cultura gratis

Anche quest’anno, il MiBAC partecipa alla Festa della donna rendendo omaggio all’universo femminile. Nella giornata dell’8 marzo sarà consentito l’ingresso gratuito a tutte le donne all’interno dei musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali. L’iniziativa nasce con l’intento di sensibilizzare il pubblico nei confronti delle opere d’arte, che da sempre hanno messo in risalto la figura femminile, in qualità di musa ispiratrice, ma vuole soprattutto valorizzare le donne che hanno dato e continuano a dare il loro prezioso contributo all’arte.


Luoghi della Cultura
(sezione dove è possibile cercare le informazioni di base e gli indirizzi di: musei, monumenti, aree archeologiche, archivi, biblioteche e teatri, aggiornate dalle nostre strutture territoriali)
Elenco dei Luoghi della Cultura Statali

mercoledì 22 febbraio 2012

Archeologia: Algeria, deciso restauro sito di Youb

(ANSAmed) - TUNISI, 22 FEB - E' cominciato il conto alla rovescia per l'avvio dei lavori di conservazione e restauro del sito archeologico di Youb, considerato uno dei piu' importanti per quel che riguarda gli insediamenti di epoca romanica in Algeria. Un passo che il governo di Algeri, da tempo impegnato nella salvaguardia delle proprie ricchezze archeologiche (destinatarie di cospicui investimenti), intende fare in tempi brevi, in considerazione dell'importanza del sito e delle sue potenzialita' nel turismo archeologico, un settore che sta registrando una crescita esponenziale. Il sito, chiamato "Louki Tamezouine", e' in cima alle priorita' del Ministero della Cultura, che, come riferisce l'Aps, sta bruciando le tappe e si trova nella fase di individuazione e di attribuzione del relativo incarico all'impresa che dovra' intervenire per preservare le opere, legate alla dinastia della Mauritania e che avevano un importanza vitale soprattutto nel campo militare.


Secondo gli studiosi, il sito - che ebbe anche un'epoca di notevole importanza mercantile - subi' un progressivo spopolamento, sino ad essere completamente abbandonato intorno al terzo secolo.


Il sito, gia' dal 2006, gode di un piano di protezione, deciso dalla sovrintendenza competente quando dei ricercatori, nelle rovine, trovarono, nel corso di una campagna di scavi, del vasellame, degli oggetti domestici in vetro e delle monete antiche. Gli oggetti, repertati e sottoposti a restauro, sono ora esposti nel museo nazionale "Ahmed Zabana", di Orano.


"Patrimonio Industriale dalla Dismissione alla Riqualificazione”: Ciclo di conversazioni

“Cohousing e progettazione partecipata nei centri storici”: domani la presentazione del volume.

ROMA - Giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 17.30 presso l’Aula Urbano VIII dell’Università di Roma Tre, a Roma, sarà presentato il volume "Cohousing e progettazione partecipata nei centri storici", a cura di Elena Mortola e Fausta Mecarelli (Gangemi Editore). Alla tavola rotonda parteciperanno: Massimo BASTIANI, Alessandro GIANGRANDE, Massimiliano FILABOZZI, Ray LORENZO, Adriana GONI MAZZITELLI, Enrica TORELLI LANDINI, Fausta MECARELLI, Elena MORTOLA. Interverranno inoltre gli studenti che hanno partecipato al workshop.


“Il tema di studio è stato esplorato nei molteplici aspetti durante alcuni workshop progettuali ed incontri con gli abitanti tenuti a Roma e a Magliano Sabina. Ne risulta che l’iniziativa di cohousing può essere considerata una valida strategia per il recupero delle parti degradate dei centri storici poiché integra aspetti che altre modalità di riuso non prevedono; è necessario che le persone partecipino con convinzione al progetto sin dall’inizio, che prevedano di stabilire relazioni durature nel tempo formando una comunità, un vicinato, un gruppo motivato che vorrà realizzare la crescita armoniosa dell’ambiente circostante, aumentando i fattori di qualità della vita propria ed altrui. In cambio dell’impegno richiesto nella partecipazione alle attività, gli abitanti ricevono innegabili benefici derivanti dal mix funzionale che quasi sempre si realizza nel cohousing: condividono gli spazi abitativi diminuendo le spese, realizzano attività produttive-economiche godendo dell’organizzazione della comunità, trovano possibilità di scambio culturale e intergenerazionale – giovani, adulti, anziani – cosa che non capita spesso al giorno d’oggi quando prevalgono piccoli o piccolissimi nuclei famigliari”.

sabato 18 febbraio 2012

Archeologia biblica: l'arca di Noé


Superquark - Archeologia


Corso di formazione sulle tecnologie in uso nella preistoria



Sabato 17 e domenica 18 marzo 2012 ore 9 - 17 - Città Prato

Lo stage è rivolto ad archeologi, studenti di Scienze Umanistiche e Naturali, insegnanti, operatori museali, guide archeologiche, naturalistiche, ambientali o turistiche, operatori culturali e semplici appassionati. Tale corso tratta la tecnologia dell'Uomo nella Preistoria. All'interno di esso verranno affrontati diversi procedimenti tecnologici dei nostri antenati.
Programma di massima

Riconoscere le materie prime adatte alla scheggiatura (la selce, il diaspro, l'ossidiana, le quarziti...); analizzare le varie tecniche di scheggiatura (diretta, indiretta, pressione e ritocco) e le regole che determinano la scheggiatura, oltre alla prova pratica da parte dei partecipanti.
I partecipanti produrranno sperimentalmente alcuni distacchi per produrre qualche strumento attraverso il ritocco a pressione, che serviranno per realizzare manufatti durante lo stage
Produzione di cordicelle realizzate ritorcendo fibre vegetali, tendini e budella di animali.
Vedremo quali sono gli usi e i vantaggi del fuoco, oltre alle tecniche di accensione (con percussione e frizione), attraverso la dimostrazione e le prove pratiche.
Verrà lavorata la pelle, spiegata la modalità di concia attraverso la dimostrazione e la prova pratica del raschiamento di una pelle.
Per quanto riguarda i colori minerali, verranno presentati l'ocra e altri ossidi e minerali; si affronterà la loro preparazione e utilizzo, con realizzazione di pennelli, tamponi, e altri strumenti che verranno utilizzati per le diverse tecniche pittoriche (compresa quella a spruzzo).
I partecipanti potranno realizzare una collana utilizzando la steatite e conchiglie fossili e attuali,
Lavorare l'osso; produrre aghi d'osso e con le relative crune.
Infine verranno eseguite prove pratiche di utilizzo di armi come il propulsore e il bolas.
I partecipanti al termine dello stage avranno sperimentato personalmente le varie attività e quindi saranno pronti per svolgere laboratori a terzi sull’accensione del fuoco con le pietre focaie, sulla realizzazione di pitture preistoriche con tecnica a spruzzo, sulla realizzazione di aghi d’osso e monili in conchiglia e steatite per mezzo della levigazione, sulla realizzazione di perforatori e grattatoi in selce, e sulla produzione di cordicelle in fibre vegetali e animali. Durante lo stage, verranno illustrate norme sulla sicurezza e regole per poter gestire le varie tecnologie ad un pubblico di ragazzi o adulti senza farsi male. Inoltre potrò fornire materie prime come: pietre focaie, steatite e carbonato di calcio per realizzare monili, parti o palchi interi di cervo, ocra rossa o gialla. Gli oggetti prodotti durante lo stage rimarranno di loro proprietà.

Associazione Culturale
"Archeologia Sperimentale"



Archeologia industriale: concorso fotografico EXAREA 2012

Il progetto EXAREA nasce nel 2010 in seno all'Associazione Culturale Feudo Ron Alfrè. L'idea iniziale è stata quella di organizzare un concorso fotografico dedicato all'archeologia industriale.
Aperto a tutti i fotografi italiani e stranieri residenti in Italia, la prima edizione di EXAREA ha visto la partecipazione di 116 fotografi, in larga parte del nord Italia, che hanno inviato oltre 400 fotografie.
Un successo sotto tutti i punti di vista che ci spinge a continuare nel nostro lavoro.
Oltre al Patrocinio della Regione Campania, Provincia di Salerno e dei comuni di: Bellizzi, Battipaglia, Eboli è stato importante la partenrship culturale con AUDIS (Associazione Delle Aree Dismesse) di Venezia che ha messo a disposizione le loro risorse umane e tecniche per la buona riuscita del concorso e che ci affiancherà anche in questa seconda edizione.
La fotografia è lo strumento principale per osservare il mutamento delle nostre aree urbane nel corso dl tempo. È altresì un mezzo di indagine per approfondire un tema delicato come quella della riconversione delle ex aree industriali e della dismissione in genere.

L'edizione 2012 di EXAREA vede due importanti novità, la prima legata al tema, che esce dal confine della dismissione industriale allargandosi alle aree dismesse ed abbandonate in genere quindi non strettamente legate alla produzione, alla fabbrica.
La seconda novità è la sezione portfolio: raccontare un luogo attraverso una serie di fotografie. Sembra interessante vedere dei piccoli progetti fotografici, organizzati in una sequenza di 6/10 foto, che riescano a descrivere la storia ed il fascino di un luogo, la sua anima e la sua vocazione.

Termine presentazioni lavori: 15 marzo 2012.

Info:
Gaetano Paraggio - tel.cell. 338/7024111 - concorso@exarea.it
http://www.exarea.it

venerdì 17 febbraio 2012

Archeologia: scoperta a Lipari capanna dell’eta’ del bronzo

LIPARI (MESSINA) – Nuova scoperta archeologica alle Eolie: una capanna dell’eta’ del bronzo e anche dei blocchi del periodo ellenistico-romano sono venuti alla luce nella piazza Mazzini di Lipari. I reperti sono stati rinvenuti durante i lavori di riqualificazione della piazza. Il dirigente del parco delle Eolie, Umberto Spigo, ha annunciato che i resti faranno parte del prossimo percorso archeologico che si sta mettendo a punto insieme alla Sovrintendenza di Messina e al Comune.

mercoledì 15 febbraio 2012

Proposta di legge regionale “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale”. Il 24 febbraio la presentazione a Terni.

TERNI - Venerdì 24 febbraio 2012, alle ore 15.30, presso il Caffè letterario della Biblioteca comunale di Terni (sala XX settembre), in Piazza della Repubblica n. 1, sarà presentata la proposta di legge regionale “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale”. Dopo i saluti di Leopoldo Di Girolamo, Sindaco del Comune di Terni,  e di Eros Brega, Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, interverranno:


- Prof. Renato Covino: Docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Perugia;


- Gianfranco Chiacchieroni: Presidente della Commissione attività economiche e governo del territorio della Regione Umbria;


- Franco Giustinelli: Presidente dell’Istituto cultura e storia d’impresa (Icsim);


- Raffaele Nevi: Presidente gruppo PDL del Consiglio regionale dell’Umbria;


- Simone Guerra: Assessore alla Cultura del Comune di Terni;


- Gianluca Rossi: Assessore al Bilancio e programmazione della Regione Umbria.


L’incontro, coordinato dall’Assessore all’Urbanistica del Comune di Terni Marco Malatesta, si concluderà con l’intervento dell’Assessore al Bilancio e programmazione della Regione Umbria Gianluca Rossi.

lunedì 13 febbraio 2012

Archeologia: Cividale, scoperte 30 tombe longobarde

CIVIDALE (UDINE) - Una trentina di tombe con tutti gli elementi tipici dei corredi longobardi sono emerse, in questi giorni, a Cividale del Friuli. Lo rende noto oggi la Soprintendenza ai Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, dopo che gli scavi archeologici preventivi hanno portato alla luce le tombe maschili, femminili e infantili, alcune delle quali gia' violate in passato. Le trenta tombe costituiscono un settore della necropoli detta ''della Ferrovia'', una delle piu' grandi all'esterno delle mura romane di Cividale, a nord del Natisone.