sabato 1 dicembre 2012

Rinvenute navi romane nelle acque della Turchia


(Adnkronos) - Dai fondali delle coste di Elaiussa Sebaste, nella provincia turca di Mersi, sono stati rinvenuti, da un team di archeologi della Sapienza di Roma, i relitti di due imbarcazioni romane con i loro carichi di anfore e marmi. Nei quindici giorni di campagna, un'equipe di cinque subacquei, diretta da Eugenia Equini Schneider, ha localizzato dei giacimenti sommersi da collegare ai due relitti di navi, l'una di età imperiale romana e l'altra risalente al VI-VII secolo d.C. Durante la missione sono stati individuati e documentati numerosi reperti, in particolare le indagini hanno portato all'identificazione di una zona di 200 X 25/38 metri circa, ricca di manufatti in terracotta, litici, lignei e metallici.
La quantità e la varietà dei materiali sembra attestare la presenza dei due relitti, di cui è conservata parte del fasciame: il primo, più antico, risale al II secolo d.C., e il suo carico è prevalentemente composto da anfore iberiche e marmi; il secondo, di età bizantina, è carico di materiali locali e di provenienza mista, dall'Egeo, dalla Palestina e dall'Africa.


"I rinvenimenti confermano l'importante ruolo svolto da Elaiussa all'interno delle principali rotte mediterranee di collegamento fra Siria, Egitto e penisola anatolica -spiega il direttore della missione Equini Schneider, docente di Archeologia delle Province Romane alla Sapienza- una preminenza che è durata quasi otto secoli". L'antico sito portuale infatti, che corrisponde all'odierna Ayas, è situato sulla costa sud-orientale della Turchia, a circa 60 chilometri dalla città di Mersin, di fronte all'isola di Cipro, all'incrocio fra le più importanti vie marittime e terrestri. Elaiussa fu uno dei principali porti commerciali della Cilicia, dall'età augustea fino alla prima età bizantina.

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