di Lucia Checchia
La storia
ci racconta che le prime “pratiche prototuristiche” sono da rintracciarsi nella “villeggiatura al mare”, prassi già praticata nella seconda metà del I sec. a.C.,
epoca in cui gli aristocratici romani solevano trascorrere le proprie “vacanze”
in sontuose ville costruite sulla riva del mare con porticati e moli che si
estendevano sino all’acqua. In questi ritrovi di vita mondana, nei quali
venivano organizzate feste e spettacoli, si poteva accedere solo tramite
invito. I moralisti dell’epoca li consideravano luoghi di perdizione, nei quali
venivano consumati gli amori più sfrenati e nei quali ci si lasciava andare
alle più disparate esperienze erotiche.