lunedì 16 luglio 2012

Petacciato: ritrovati resti di epoca romana. Scatta il vincolo, ma niente scavi: "Non c’è un euro"

In un terreno agricolo di valle San Giovanni, al confine fra Petacciato e Termoli, sono stati ritrovati dei reperti che appartengono a un’antica villa rustica romana. «Potrebbero essere del primo secolo dopo Cristo, ma anche del secondo o terzo, difficile dirlo con certezza» ammette la dottoressa Angela Di Niro della Soprintendenza dei Beni Culturali del Molise. Lei stessa rivela però che oltre a porre il vincolo archeologico, si potrà fare ben poco. «Non si prevedono scavi nè studi, non ci sono i fondi necessari».


di Stefano Di Leonardo











Petacciato. Pochi ’cocci’, ma abbastanza per capire che si tratta di unritrovamento storicoI resti di una villa rustica dell’antica Roma sono stati ritrovati a Petacciato, in località valle San Giovanni, nelle campagne che confinano con Termoli. Ma se la notizia può rallegrare gli amanti della storia e dell’archeologia o far ipotizzare possibili scenari futuri legati al turismo, è il caso di smorzare immediatamente gli entusiasmi. Non verranno effettuati scavi, né studi approfonditi. La Soprintendenza dei beni culturali del Molise non potrà far altro che porre un vincolo archeologico che al momento eviterà di far lavorare quella terra in maniera troppo approfondita. Se lì sotto c’è qualche reperto estremamente importante o storicamente decisivo, sarà difficile scoprirlo.

E’ la triste constatazione che emerge nel sapere che non ci saranno particolari sviluppi nella scoperta effettuata pochi giorni fa da un residente del posto. L’uomo è uno dei pochi ad abitare in un’area attualmente a vocazione agricola ma che in futuro, secondo le previsioni del nuovo piano regolatore generale, dovrebbe ospitare consistenti insediamenti residenziali. Anche per questo motivo, data la lontananza dal centro abitato del paese, qualcuno a Petacciato era già a conoscenza della notizia. Sembra che l’uomo si sia ritrovato fra le mani dei reperti di epoca romana mentre arava il proprio terreno. Sembra che purtroppo il più del lavoro sull’appezzamento era già stato eseguito e quindi il ritrovamento potrebbe essere stato compromesso, almeno in parte. Accortosi di qualcosa di strano, l’uomo ha deciso di fermarsi facendo visionare a qualcuno più esperto in materia quanto ritrovato.

A quel punto è stata sollecitata la Soprintendenza dei Beni Culturali del Molise che, intervenuta sul posto, ha certificato si tratta di resti un’antica villa rustica di epoca romana. Quale epoca? «Difficile da dire senza elementi più precisi, potrebbe essere il primo secolo dopo Cristo o il secondo o il terzo. Abbiamo troppo poco in mano per dirlo con certezza. Si sa però che quella è una zona ampiamente frequentata dall’uomo nel tempo» ha spiegato la dottoressa Angela Di Niro, della Sopritendenza. Qualcuno ha fatto notare come il luogo del ritrovamento si trovi in linea d’aria più o meno sullo stesso punto dove alcuni studiosi ritengono si trovasse l’antica città di Buca, oggi presumibilmente sommersa nelle acque dell’Adriatico al confine fra Termoli e Petacciato.


Se esistano correlazioni però, è quasi impossibile da certificare al momento.

Peccato però che invece di dar vita a ricerche serrate e studi approfonditi per arrivare a chissà quali informazioni di pregio per il territorio petacciatese e bassomolisano in genere, i ritrovamenti resteranno incompiuti. «La Soprintendenza interverrà ponendo un vincolo – le parole della dottoressa Di Niro – Per ora abbiamo visto dei semplici cocci in superficie, ma per esigenze di tutela si interverrà così da impedire un’aratura troppo profonda del terreno». Oltre questa cautela però, si potrà fare ben poco, nonostante le conseguenze possibili aprano a scenari inaspettati tanto per la storia locale quanto per il turismo. «Scavi? No, assolutamente. Non c’è un euro a disposizione, la Soprintendenza non ha disponibilità economica. Le ricerche che svolgiamo sono sempre frutto di concessioni dell’università ma al momento dal Ministero non ci arrivano fondi per queste operazioni. Purtroppo parliamo dicontingenze storiche. Per ora ci sarà il vincolo, poi chissà. Magari un giorno le cose cambieranno». Forse si tratta solo di qualche utensile, ma magari no. Il grosso guaio è che probabilmente non lo sapremo mai.


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