da LineaBlu del 5/9/2009
Ci troviamo nei Campi Flegrei (dal greco terra ardente). In questa zona di origine vulcanica esiste il fenomeno del bradisismo consistente in un innalzamento (bradisismo positivo) o abbassamento del livello del suolo (bradisismo negativo) relativamente lento sulla scala dei tempi umani ma molto veloce rispetto ai tempi geologici. A volte, come accade nei Campi Flegrei, tali movimenti possono ripetersi in maniera ciclica su un periodo di secoli. Generalmente tale fenomeno è dovuto a variazioni di volume di una camera magmatica vicina alla superficie che si svuota e si riempie o anche a variazioni di calore che influiscono sul volume dell'acqua contenuta nel sottosuolo molto poroso.



Potrebbe essere una nuova Stonehenge l'area ritrovata in Siria, risalente probabilmente a circa 10mila anni fa. Le misteriose rovine trovate a 50 miglia a nord di Damasco, chiamate "il paesaggio dei morti", pero', non possono essere esplorate a causa del conflitto in corso in questa regione. Le strane formazioni rocciose sono state scoperte nel 2009 dall'archeologo Robert Mason del Royal Ontario Museum, in Canada, che subito dopo ne ha discusso presso il Museo semitico di Harvard.
Lui si chiama Djedi e di professione fa l'archeologo. Da qualche settimana è diventato celebre quasi come 
Un ceppo d'ancora del I secolo A.C. è stato recuperato stamani sul fondale marino antistante Termoli. Il ritrovamento è avvenuto all'altezza del lungomare Nord; l'operazione di recupero è stata condotta dai sommozzatori del Nucleo Subacquei Carabinieri di Bari. Il ceppo d'ancora è in piombo e pesa quasi quattro quintali; è pertinente ad una nave oneraria dell'età imperiale, risalente al I secolo a.C. - I secolo d.C. L'operazione è stata effettuata nell'ambito di un progetto di archeologia subacquea.
Erano necessari per la difesa e la pesca . Nel 1854 furono scoperti i primi reperti
Il 1° luglio ripartono a Monte Giovi gli scavi Etruschi condotti da una squadra di archeologi del Dipartimento di Scienze dell'Antichità, Medioevo, Rinascimento e Linguistica dell'Università di Firenze (SAMERL) e dirette dal dott. Luca Cappuccini, Ricercatore di Etruscologia e Archeologia Italica presso lo stesso Ateneo.
Il basamento di una struttura megalitica, nota agli studiosi come 'Dolmen tre pe' , e' stata scoperta a Castellermo, una montagna sopra Vendone alle spalle di Albenga dai ricercatori della fondazione Tribale Globale, hanno trovato una struttura megalitica nota come 'dolmen tre pe'. ''Abbiamo ora una testimonianza accertata che il popolo di Stonehenge qui seppelliva i suoi morti - ha detto Giuliano Arnaldi, che guida la Fondazione Tribaleglobale, l'associazione culturale che sostiene le attività di ricerca del museo di Arti primarie -.
L'antica Roma non conobbe crisi, mantenne un ruolo centrale nell'export internazionale e anticipò il concetto di ''globalizzazione'' di circa 1.500 anni: lo dice un ritrovamento di tre perle preziose a Nagaoka, nei pressi di Kyoto, che si ritiene siano state realizzate da artigiani romani tra il primo e il quarto secolo Dopo Cristo.
di Lucia CHECCHIA
Fattorie nel bel mezzo del
In principio era Athlit: fino a pochi anni fa, infatti, il rostro bronzeo romano recuperato agli inizi degli anni Ottanta nelle acque israeliane dall'équipe di Elisha Linder (scomparso tre anni fa e commemorato ieri l'altro con una piccola cerimonia a Roma, nei giardini del Pincio) costituiva un unicum nel suo genere e la fonte di informazioni principale per tutti coloro i quali si interessassero di rostri e speroni nelle navi antiche, e in particolare del tipico rostro trifido, protagonista delle grandi vittorie navali contro Cartagine e riprodotto numerosissime volte in monumenti, decorazioni, monete.
Una forte emissione di energia dalle origini sconosciute ha colpito la Terra tra il 774 e il 775, ben 1200 anni fa. Come si è scoperto? Osservando gli anelli degli alberi in uno studio pubblicato sulla nota rivista scientifica Nature. A capo di queste analisi c'è un team di fisici dell'Università di Nagoya in Giappone, i quali hanno rilevato la presenza di carbonio 14 contenuto in parametri anomali all'interno di alcuni anelli di accrescimento degli arbusti. Si sa che gli alberi sono il diario della nostra Terra, e che ogni anello equivale a un anno. Andando perciò ad osservare un campione di alberi si possono verificare eventi anomali avvenuti su quella determinata parte dell pianeta.
Il
Apre i battenti venerdì la XIV edizione del Festival del Mondo Antico. Rimini, con Cattolica, Riccione, Santarcangelo e Verucchio, si prepara con oltre 150 appuntamenti a giorni di riflessione e di confronto sul grande tema dell'ospitalità che identifica Rimini nel mondo e in tutta la sua storia dando titolo all'edizione di quest'anno Hospes/hostis I volti dell'ospite.
Dal 5 all’8 luglio a Punta Secca si svolgerà l’ottavo corso di introduzione all’archeologia subacquea e campo di lavoro, con la supervisione della Soprintendenza del mare. I promotori, il Centro subacqueo ibleo “Blu diving” di Ragusa, l’Uisp lega per le attività subacquee regionale e nazionale, realizzano questa iniziativa per fornire ai partecipanti una base tecnica culturale che favorisce la tutela del patrimonio culturale sommerso.
Secondo la mappatura del Cnr nella Tuscia ci sarebbero 2.158 presenze
Gela ha la sua “area marina di tutela archeologica”. Si trova in contrada Bulala e comprende le zone dove sono stati ritrovati tre relitti di navi greco-arcaiche risalenti al VI-V secolo avanti Cristo e si estende, da un lato, lungo tre miglia di costa, e dall’altro per mezzo miglio verso il mare aperto. E’ stata istituita su iniziativa della soprintendenza del mare di Palermo e della capitaneria di porto di Gela, che oggi l’hanno presentata nel corso di una conferenza stampa nel museo archeologico gelese.
Sarà Massimo Valerio Manfredi, archeologo e scrittore, il sesto ospite del “Cutgana Talk”, il ciclo di incontri su argomenti di carattere scientifico, culturale e di attualità organizzati dalla “Fondazione Cutgana”. Manfredi, conduttore televisivo di programmi di successo, affronterà mercoledì 20 giugno, alle 18,30, nell’auditorium della Città della Scienza (ingresso da via Scuto Costarelli, 65) l’affascinante tema di “Archeologia e identità”.
Si riapre, grazie a un esame col carbonio 14, il giallo delle ossa di San Giovanni Battista. A dare conto dell'ultimo capitolo della vicenda è il quotidiano 'la Repubblica'. L'antefatto risale al 2010, quando "un gruppo di archeologi trova, sotto un monastero medievale dell'isola bulgara di Sveti Ivan (letteralmente 'Giovanni Battista') un sarcofago con dentro dei resti umani, tra cui la falange di una mano, un dente e la parte anteriore di un cranio", sul sarcofago "un'iscrizione in greco antico. L'iscrizione contiene un riferimento a Giovanni Battista". "Gli archeologi sono convinti che il tutto sia arrivato in Bulgaria da Antiochia, antica città della Turchia, dove era noto che fino al decimo secolo dopo cristo fu conservata una sacra reliquia di Terra Santa: la mano destra del Battista, poi scomparsa nella notte dei tempi", ovvero la mano con la quale il santo battezzo' Gesù nelle acque del Giordano. 


Si svolgerà a Pisa a partire da oggi, giovedì 14, e terminerà sabato 16 giugno, all'Auditorium di Palazzo Blu, il convegno internazionale dal titolo "Talking along the Nile.
Ippolito Rosellini, travellers and scholars of the 19th century in Egypt", organizzato dalla professoressa Marilina Betrò con il patrocinio dell'Università e del Comune di Pisa.
Gli archeologi cinesi hanno scoperto altri 110 guerrieri di terracotta, parte della famosa armata costruita per presidiare la tomba del primo imperatore del celeste impero. I guerrieri di terracotta a grandezza naturale sono stati trovati nel corso degli scavi presso il mausoleo dell’imperatore Qin nella città di Xi’an, nel nord della Cina. Oltre ai guerrieri sono stati ritrovati 12 cavalli e parti di carri, armi e altri strumenti.
di Lucia CHECCHIA
La scoperta conferma che i cacciatori-raccoglitori del mesolitico, nella penisola iberica, praticavano già la sepoltura dei cani, una pratica diffusa soprattutto nel Nord dell'Europa.



Nei giorni scorsi si è riunita l’Assemblea ordinaria dei soci dell’Archeoclub di Pescara - affiliato all’Archeoclub d’Italia – per rinnovare il Consiglio Direttivo dell’Associazione per il triennio 2012/2015.
