giovedì 28 giugno 2012

Ritrovato il relitto della Corazzata Roma. Fu affondata dai tedeschi dopo l'armistizio

Un Ritrovato il relitto della Corazzata Roma Fu affondata dai tedeschi dopo l'armistizioteam di ricercatori ha identificato la nave della Regia Marina che il 9 settembre del 1943 era stata colpita e affondata da due razzi tedeschi al largo del Golfo dell'Asinara. La Marina Militare ha verificato le immagini, confermando che si tratta proprio della nave "scomparsa" nell'abisso 69 anni fa.


Nella foto: Uno dei 12 cannoni usati per contrastare l'attacco aereo tedesco  -  foto dell'ingegner Guido Gay



L'HANNO CERCATO per 69 anni. Ricercatori, storici, compagnie di recupero hanno perlustrato i fondali del Mediterraneo senza mai trovarlo. Eppure il relitto della Corazzata Roma era lì, al largo del Golfo dell'Asinara, in Sardegna, adagiato a circa 1000 metri di profondità ed a circa 16 miglia dalla costa sarda. La nave della Regia Marina, centrata il 9 settembre del '43, il giorno successivo all'armistizio, da due bombe razzo teleguidate lanciate da un gruppo di bimotori tedeschi, è stato finalmente ritrovato dal team di ricerca guidato da Guido Gay con a bordo uomini della Marina Militare. Lo sfortunato gioiello della produzione navale bellica italiana della seconda guerra mondiale, progettato dal generale ispettore del genio navale Umberto Pugliese, era salpato da La Spezia la mattina stessa e fu colpita alle 15.45. Dopo soli 22 minuti di agonia, affondò. Persero la vita ben 1352 persone, insieme all'ammiraglio Carlo Bergamini e a buona parte dello stato maggiore della Regia Marina e dell'equipaggio. Solo 622 furono i sopravvissuti.  A lungo si è cercato il relitto senza successo e solo oggi, alla vigilia del 70° anniversario del varo, il ritrovamento di quello che la Marina Militare ritiene uno dei più importanti Sacrari del mare. Il sito dove giace il relitto della corazzata Roma è stato individuato e visitato grazie all'ausilio di un sofisticato robot subacqueo, Pluto Palla. Già due giorni fa il relitto era stato identificato e la presenza annunciata nelle acque della Sardegna da un team di ricercatori guidato da Francesco Scavelli, ma - a quanto si apprende - non si trattava del punto giusto. Il personale della Marina Militare ha verificato l'inequivocabile coerenza delle immagini, riprese per la prima volta il 17 giugno scorso e ripetute oggi, con pezzi di artiglieria contraerea imbarcata sulla Corazzata Roma.

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