sabato 9 giugno 2012

Progetto archeologia, l’Università del Molise chiama la Giordania

L’Università del Molise, il ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania e l’Università Al Hussein Bin Talal di Ma’an insieme per attività di studio e di ricerca su siti culturali ed artistici del territorio giordano: la Tomba del Tesoro del Parco archeologico di Petra.





Il rettore Cannata e Taha






Oltre alla formazione e alla ricerca scientifica, la promozione, valorizzazione e la diffusione dellʹinnovazione per la competitività sono state da sempre considerate priorità tra gli obiettivi istituzionali dell’Università degli Studi del Molise, così come favorire e rafforzare il processo di trasferimento tecnologico per lo sviluppo del territorio. Se poi a tutto ciò viene aggiunta ed assicurata la definizione di una rete di cooperazioni ed accordi internazionali si garantisce, ancor di più, la possibilità di far convergere competenze e nuove opportunità. M. Alkhamis






Ed è proprio in tale consapevolezza che nel 2009 l’Università degli Studi del Molise, sottoscrive un accordo di collaborazione per attività scientifiche e forma di collaborazione con il Dipartimento delle Antichità della Giordania per la valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico ed architettonico. Nello specifico il progetto di collaborazione riguardava l’applicazione di metodologie di indagine innovativa, in particolare la diagnostica geofisica, in grado di facilitare l’esplorazione archeologica di campo. Infatti attraverso tomografie tridimensionali geoelettriche e georadar di siti archeologici si arriva a definire la presenza di strutture sepolte, accompagnando la ricostruzione 3D degli elevati mediante tecniche di rilievo topografico ad alta risoluzione (laser scanner, fotogrammetria da pallone). Nei primi giorni del mese di aprile scorso prende il via la fase operativa di studio e di ricerca con la missione in Giordania, in collaborazione con i docenti dell’Università Al Hussein Bin Talal di Ma’an, nell’Area del Parco archeologico dell’antica città di Petra, dove docenti e dottorandi ‐ archeologi, geologi e geofisici ‐ dei corsi di studio di Beni culturali e di Archeologia, beni culturali e turismo dell’Università del Molise, insieme a docenti e studenti giordani, hanno posto le basi per una collaborazione sempre più stretta tra l’Istituzione universitaria molisana e quelle giordane. Lo scorso 3 aprile, durante l’attività di studio degli archeologi e dei geofisici dell’Unimol, il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nell’ambito della sua visita di Stato in Giordania si è recato proprio al sito archeologico di Petra dove si è intrattenuto con i nostri ricercatori, dialogando e informandosi sulla loro ricerca e sui risultati raggiunti. Successiva tappa del progetto la visita del Magnifico Rettore Giovanni Cannata in Giordania conclusasi da pochi giorni che ha avuto l’obiettivo di intensificare e consolidare reciproche cooperazioni per la conoscenza e la valorizzazione territoriale mediante studi e ricerche, continuare a perseverare la partecipazione congiunta a programmi nazionali ed internazionali, nonché rafforzare il coinvolgimento di studenti e tecnici sia italiani sia giordani nelle attività di ricerca sul campo. La visita istituzionale del rettore Cannata è continuata con l’incontro con il presidente della Università Al Hussein Bin Talal di Ma’an, Taha M. Alkhamis, i docenti ed il management del College of Archaeology and Tourism di Petra. E’ stata anche l’occasione per presentare i primi risultati delle ricerche svolte dall’Ateneo molisano in collaborazione con i colleghi giordani, presso la Tomba del Tesoro del Parco archeologico di Petra. Nella capitale Amman Cannata ha incontrato, nel proseguo della visita istituzionale, il direttore generale del Dipartimento delle Antichità del ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania Fares A.K. Hmoud con il quale si è intrattenuto non solo per programmare e sviluppare il già concreto rapporto di sinergia istituzionale, ma anche per dare un ulteriore slancio a proficue e reciproche forme di cooperazione tecnico‐scientifiche in grado di sviluppare le attività di studio e di ricerca nel campo della conoscenza, tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Di particolare interesse è stato poi l’incontro di Cannata con il presidente del Petra Archaeological Park & Cultural Heritage, Dr Emad Hijazeen dove è emerso l’auspicio di ancora più intensa collaborazione sottolineando l’efficacia delle ricerche con nuove tecnologie e la valenza dei risultati ottenuti su uno dei siti archeologici più importanti del mondo.



Fonte: http://ilnuovomolise.it

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