lunedì 9 aprile 2012

A "pesca" di mammuth con Alberto Angela

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Il mammut lanoso (Mammuthus primigenius Blumenbach1799) è una specie estinta di elefante. Visse dai 300.000 a circa 5.000 anni fa, nel Pliocene ePleistocene, in EuropaAfricaNordamerica. Questa specie estremamente adattata ad un clima gelido si è evoluta dal precedente mammut delle steppe (Mammuthus trogontherii). Rispetto agli attuali elefanti, disponeva di: zanne molto più lunghe, ricurve verso l'alto e all'indietro, un pelo lungo e folto, orecchie molto piccole. Contrariamente all'opinione comune, il mammut lanoso non era gigantesco, ma grande quanto l'attuale elefante asiatico, essendo la sua altezza compresa tra i 2,8-3,5 m al garrese. Poteva superare i 4,5 m di lunghezza e raggiungere un peso di 6 tonnellate.
Le zanne invece differivano da quelle dei moderni elefanti sia nella forma sia in lunghezza: ricurve verso l'alto e avvolte a spirale, erano lunghe fino a 420 cm; questa particolare conformazione permetteva ai mammut di spostare agevolmente la neve accumulata al suolo e di cibarsi dell'erba sottostante, infatti come tutti i proboscidati era un erbivoro.
Era un animale adattato a climi gelidi. La pelliccia era composta da peli lunghi oltre 1 metro e da un folto sottopelo, come in altri mammiferi durante l'estate avveniva la muta del pelo ed il suo manto si rinnovava completamente. Alcuni esemplari di Mammuthus primigenius avevano il pelo biondo, secondo quanto rilevato dal gene Mc1r, rilevato proprio dalle ossa di questo animale. La pelle era simile a quella degli odierni elefanti, ma a differenza di essi era ricca dighiandole sebacee, le secrezioni di sebo, sostanza grassa ed oleosa, sul pelo, miglioravano l'isolamento termico dell'animale. Disponevano inoltre di uno strato di grasso vascolarizzato sottocutaneo spesso fino ad 8 cm, un particolare presente anche nei mammiferi marini come le balene. Altri adattamenti di questa specie al clima gelido degli ambienti in cui viveva erano un lembo di pelle che proteggeva l'ano dal freddo e i testicoli che, diversamente dalla maggior parte dei mammiferi, restavano anche nell'adulto nell'originaria posizione all'interno della cavità addominale. Tali caratteristiche, impossibili da dedurre dai resti fossili, sono state riscontrate nei numerosi individui ritrovati congelati nel permafrost.
In prossimità delle vertebre cervicali e delle spalle era presente una sorta di gobba, che fungeva come deposito di grasso adiposo, come avviene anche neicammelli, provato anche grazie alle numerose rappresentazioni di mammut nelle pitture rupestri.


Fonti: Youtube per il video; Wikipedia per il testo.

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