venerdì 13 aprile 2012

Alberto Angela: le ultime 30 ore di Pompei ed Ercolano

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Fonte: youtube


In questa storica conferenza Alberto Angela ricostruisce con un "conto alla rovescia" le ultime 30 ore di Pompei ed Ercolano: mentre il Vesuvio si caricava per la sua esplosione catastrofica, la gente ignara persino del fatto che il Vesuvio fosse un vulcano, badava alle piccole cose di ogni giorno. La conferenza racconta la vita in famiglia, il lavoro, gli affari, gli amori, i divertimenti e persino gli intrighi politici dei cittadini romani ignari della grande catastrofe che stava per porre fine alla loro esistenza. A quell'alba del 24 agosto del 79 d.c. seguirono trenta ore catastrofiche che hanno lasciato alla storia uno dei siti archeologici più ricchi e affascinanti di tutto il pianeta.
Ercolano è la prima vittima della nube infuocata che si stacca dal Vesuvio. L'eruzione continua e la colonna di gas e ceneri collassa su se stessa e ricade in forma di fango ardente che corre verso la città a 360 Km all'ora infilandosi nelle strade, come un torrente impetuoso. Ercolano è distrutta, ma Pompei, che è più distante è ancora sotto un cielo di ceneri vulcaniche, il sole stenta a filtrare, un grande odore di zolfo pervade tutta la città. Poi anche su Pompei, si abbatte ripetutamente una nube ardente. L'inutile fuga dei suoi abitanti è fermata da un mare di fango che superava i 400 gradi.

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