martedì 24 aprile 2012

Brindisi: sul litorale spunta il vecchio porto

Un'immagine dei lavori che stanno interessando il lungomare Regina MargheritaDopo i reperti medievali emergono banchine romane. Altri rinvenimenti durante i lavori del restyling.





Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it

di Francesca Cuomo

Il tesoro nascosto nel cuore della città, tra il centro storico e il lungomare Regina Margherita, comincia ad emergere grazie agli scavi che Comune e Soprintendenza stanno realizzando. Il progetto di riqualificazione del tratto di lungomare che va dalla banchina Dogana alla Montenegro ha portato alla luce una serie di reperti archeologici riconducibili addirittura al vecchio porto. Oltre ad archi e cisterne del Settecento, sono emersi reperti di epoca romana e sarà necessario modificare anche il progetto di restyling iniziale per valorizzarli e non danneggiarli. Resta invariato, almeno per il momento, il crono programma dei lavori anche se dovrà cambiare il risultato finale nell’area dei ritrovamenti. Per salvaguardare una muratura tardo medievale, la tubatura di decantazione e scolo delle acque piovane dovrà essere spostata rispetto alla posizione inizialmente prevista: tutta la struttura sarà infatti situata parallelamente alla muratura, senza doverne alterare il tracciato storico. La Soprintendenza ha già approvato la modifica del progetto e, proprio la scorsa settimana, nel corso dell’ultimo incontro con i tecnici del Comune, sono stati discussi anche altri possibili cambiamenti. «Pensiamo di poter ancora rispettare i tempi previsti - ha detto l’architetto Fabio Lacino, responsabile dei lavori - e, allo stesso tempo, rispettare secondo le indicazioni della Soprintendenza anche ogni elemento di rilievo emerso nel sottosuolo». Gli scavi sono stati necessari per consentire la realizzazione del progetto di riqualificazione di tutto il lungomare, finanziato con i fondi di Area Vasta ma anche da Comune e Autorità portuale. Se lo scopo dell’Authority era principalmente quello di mettere in sicurezza le banchine, ormai corrose nella parte inferiore, l’ente locale ha invece intenzione di rimodernare tutta l’area che da via del Mare porta fino a piazzale Lenio Flacco e poi estendere, con un finanziamento apposito di 500mila euro, anche la riqualificazione al lungomare Amerigo Vespucci. Nel corso dell’ultimo sopralluogo congiunto, i tecnici di Comune e Soprintendenza hanno anche spiegato che i lavori di scavo procedono secondo le norme di archeologia preventiva e che, sol dopo un’analisi accurata dei reperti, si deciderà del loro futuro. La certezza ovviamente è che l’area non sarà ricoperta nuovamente con le vecchie basole di pietra lavica che sono state catalogate e conservate, ma i luoghi dovrebbero essere oggetto di valorizzazione. Senza escludere neppure la creazione di un vero e proprio percorso archeologico che colleghi anche con i reperti della Casa del turista e del Nuovo Teatro Verdi.





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